I principi di libertà e di accesso universale alla rete non sono mai stati tanto a rischio come adesso. A lanciare l’allarme è uno dei fondatori di Google, Sergey Brin, che in un’intervista fiume al quotidiano britannico The Guardian, sintetizza: “Fa paura!” e punta il dito su “forze molto potenti che si sono allineate per limitare la libertà di internet, su tutti i fronti e da tutto il mondo”.
Queste forze hanno un nome e cognome, secondo Brin, a cominciare da alcuni governi – Cina, Iran, Russia, Arabia Saudita – per passare a tutte quelle aziende che alzano muri per difendere i loro profitti nella lotta alla pirateria informatica, fino agli stessi social network e alcune aziende informatiche. Nel mirino anche il governo inglese e la battaglia anti-pirateria di Hollywood.
Rispetto a qualche anno fa la rete è cambiata drasticamente, si è chiusa, e i principi di apertura e di accesso universale, alla base della nascita di internet trenta anni fa, sono in pericolo, sostiene il 38enne multimiliardario di origini russe, cofondatore con Larry Page di Google. L`evoluzione della tecnologia ha portato alla creazione di settori chiusi, come Facebook, cui non si può avere libero accesso. Inoltre, alcune aziende, come Apple, consentono solo ai loro clienti registrati di utilizzare alcune applicazioni per accedere alle informazioni. A questo si aggiunge tutto il settore dell`anti-pirateria, che non fa che alzare muri per impedire la libera condivisione delle conoscenze.