Crescono in Europa occidentali le revenue derivanti dalla vendita alle aziende di hardware per il server computing. Secondo i dati di Context, società di consulenza e ricerca in ambito IT, si tratterebbe di un incremento che a settembre ha fatto segnare nel complesso un +11,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’Italia cresce più della media, con un +12,7%, superando la Germania che si attesta a +6,8%, ma rimanendo piuttosto distante dal Regno Unito (+20,3%) e dagli exploit di Francia (+50,3%) e Austria (+79,1%). Da segnalare il brusco calo delle vendite in Svizzera, dove si è registrato un -44%.
I segmenti di prodotto presi in considerazione sono i sistemi server preconfigurati, RAM, processori, hard disk e SSD (Solid State Drive). A settembre 2017, solo gli upgrade per SSD e RAM avevano visto un aumento significativo di fatturato, mentre quest’anno la crescita è stata quasi irrilevante. Il mercato ha sofferto nell’ultimo anno di una carenza di entrambe le categorie di prodotto, e mentre il prezzo medio della RAM non si è ancora abbassato, nel confronto anno su anno si può notare qualche aggiustamento per l’SSD. I sistemi server preconfigurati sono cresciuti del 15,2%, grazie all’esigenza delle imprese di rinnovare il parco macchine sulla scia della digital transformation. Mentre i processori hanno addirittura fatto un balzo del 33,1%, probabilmente – nota Context – perché molti clienti si starebbero muovendo d’anticipo in risposta all’annuncio di Intel, che ha prospettato possibili scarse forniture nei prossimi mesi.