E’ un quadro a tinte contrastanti quello del mercato mondiale dei server a fine 2011: il giro d’affari è sceso del 5,4% nel quartro trimestre ma i volumi distribuiti sono aumentati del 4,5%; se poi si considera l’anno intero, le revenues sono salite del 7,9% e i server distribuiti del 7%, secondo Gartner.
“La carenza che si è venuta a creare negli hard-disk drive (Hdd) a causa delle inondazioni in Tailandia lo scorso ottobre ha creato problemi nel rifornimento di queste componenti e molti provider non sono riusciti a tener testa alla domanda nelle ultime settimane del 2011”, spiega Jeffrey Hewitt, research vice president di Gartner. “Ci aspettiamo che l’impatto negativo di questi problemi di rifornimento prosegua nel primo trimestre del 2012”.
Guardando ai mercati geografici, tutti sono cresciuti anno su anno in termini di volumi distribuiti nel quarto trimestre, ma fa eccezione l’Europa occidentale, dove si registra una flessione del 3,1%. In termini di entrate, invece, Asia-Pacifico, Europa orientale, Giappone, Medio Oriente e Africa hanno permesso crescite vicine alla doppia cifra anno su anno, mentre Canada, America Latina, Usa e Europa occidentale fanno registrare dati col segno meno.
In particolare, in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea), le unità distribuite nel quarto trimestre risultano in calo dello 0,8% rispetto al quarto trimestre 2010. Le revenues (un totale di 4,1 miliardi di dollari nel Q4) rappresentano una flessione del 4,6%. Positivo invece il dato per l’anno intero: +5% le entrate rispetto al 2010 e +3,3% i volumi distribuiti.
"Medio Oriente e Africa crescono ma non abbastanza da bilanciare le perdite sui mercati dell’Europa occidentale", nota Adrian O’Connell, research director di Gartner. "Qui è stato perso l’8% del fatturato. Gli attuali livelli delle revenues di questo mercato sono solo circa tre quarti di quelli registrati nel quarto trimestre del 2007, a dimostrazione delle forti pressioni cui sono sottoposti i vendor oggi in Europa”. In Emea il mercato è dominato da Hp, prima per revenues e volumi distribuiti nel quarto trimestre, ma con perdite del 10,9% in termini di fatturato e del 5,8% nelle unità distribuite. Cresce invece Dell, del 9,8% per revenues e del 13,3% per volumi immessi sul mercato.
Nel mondo la leader di mercato è invece Ibm, che ha chiuso il quarto trimestre 2011 con revenues di 4,7 miliardi di dollari e uno share del 33,7%. Ma il fatturato è in calo del 10,2% rispetto al quarto trimestre 2010. Hp, seconda per quote di mercato ma prima per volumi distribuiti nel quarto trimestre, perde addirittura il 16% delle revenues; Oracle (quarta) registra un -8,7%; Fujitsu -11,5%. L’unico dei cinque principali vendor globali a crescere è Dell: +7,3% le sue revenues negli ultimi tre mesi dello scorso anno.
Molto bene anche Lenovo, che nel quarto trimestre 2011 ha distribuito il 51% di server in più rispetto al quarto trimestre 2010; anzi, per volumi distribuiti nel Q4, la cinese rientra nella top five mondiale, alle spalle di Hp, Dell, Ibm e Fujitsu, tutte col segno meno tranne Dell (che ha accresciuto le unità distribuite dell’11,2% gli ultimi tre mesi del 2011).
I dati dell’anno intero 2011 sono a tinte meno fosche, perché quasi tutti i grandi vendor risultano in crescita rispetto al 2010: Ibm, leader per fatturato, registra un +6,9%, ma chi cresce di più è Fujitsu, con un +18,1%. Più stentata la crescita dei volumi distribuiti: Hp, la prima del mercato da questo punto di vista, mette a segno solo un +0,2%, da confrontare con l’eccezionale +58,9% di Lenovo.
“La crescita dei server nel 2011 è stata trainata dai grandi data center e dall’esplosione dei device come smartphone e tablet per l’accesso a contenuti web”, nota Hewitt. “Abbiamo assistito a una segmentazione più netta tra data center di grandi dimensioni da un lato e clienti enterprise tradizionali di medie dimensioni”.
“L’outlook per il 2012 suggerisce che la crescita continuerà”, prosegue Hewitt. “anche se sarà limitata dal ricorso alla virtualizzazione dei server. Ma l’introduzione dei nuovi processori di Intel e Amd probabilmente innescherà un nuovo ciclo di sostituzione”.