Server, in crisi profonda. Ma il peggio è passato

Idc: il terzo trimestre 2009 è stato il primo, dal quarto trimestre 2008, in cui il mercato abbia messo a segno una crescita sequenziale.  “Bene gli x86 e i blade; Hp e Ibm regine del mercato; sale lo share di Medio Oriente e Africa”

Pubblicato il 07 Dic 2009

Segnali di ripresa in Emea sul mercato server, che ha vissuto
quest’anno la crisi più profonda mai registrata da quando Idc
studia il settore. Stando al nuovo studio della società di
ricerche, “Emea quarterly server tracker”, il giro d’affari
della regione nel terzo trimestre 2009 ha raggiunto 2,9 miliardi di
dollari, un declino del 25,7% anno su anno, con quasi mezzo milione
di unità consegnate, il 24,6% in meno dello stesso trimestre 2008.
Ma sequenzialmente il revenue e le unità consegnate sono cresciute
rispettivamente dell’1,9% e dell’8,4%, un segnale
incoraggiante, secondo Idc, che indicherebbe che “il peggio è
passato”. Il terzo trimestre è stato infatti il primo, dal
quarto trimestre 2008, in cui il mercato dei server in Emea abbia
messo a segno una crescita sequenziale.   La domanda cresce
soprattutto in Medio Oriente e Africa (Mea), che rappresentano
ormai l’11,7% del fatturato complessivo dell’area, mentre la
ripresa è più lenta in Europa centrale e orientale (Cee), che
genera il 10% del revenue. Il 78,3% delle vendite Emea si riferisce
all’Europa occidentale.   

 

Quanto ai prodotti, sono i server x86 a registrare le performance
migliori: le entrate per questo segmento (pari a 1,7 miliardi di
dollari) sono scese del 21,3% anno su anno e cresciute del 16,7%
sequenzialmente (e le unità consegnate sono aumentate del 9,6%).
I server non-x86 hanno perso sia anno-su-anno che rispetto al
trimestre precedente e hanno un revenue totale di 1,2 miliardi di
dollari. In discesa anche le unità consegnate. Solo il 2,7% di
tutti i nuovi server consegnati in Emea sono stati non-x86.
Crescono inoltre i volume server (59,1% del revenue totale sul
mercato Emea), mentre scendono le entrate per i server midrange
(la maggior parte su piattaforma Risc) e i server high-end.  
Nel complesso, le condizioni del mercato dei server in Emea
restano difficili nonostante performance migliori del previsto
nei Paesi più grandi come Uk, Germania e Spagna”, afferma
Nathaniel Martinez, direttore di Idc European systems and
infrastructure solutions. "Le migrazioni di piattaforma, i
progetti di consolidamento e gli investimenti per rinnovare i
datacenter portano un po’ di movimento sul mercato". I
clienti enterprise hanno lentamente ricominciato a rinnovare il
parco server, anche per accrescere l’efficienza e flessibilità
della loro infrastruttura It. Le recenti evoluzioni nei
microprocessori x86 hanno aiutato d alimentare la domanda nel
terzo trimestre 2009 e il 2010 sarà un anno promettente in
quest’area”, aggiunge Beatriz Valle, analista Idc per la
European systems and infrastructures solutions. "Possiamo
sperare che il trend positivo si rafforzi nel quarto trimestre.
La performance degli ultimi tre mesi dell’anno sarà
fondamentale per misurare la buona salute del mercato sul medio
termine”.   

"Il segmento blade è  quello meno colpito dalla crisi,
perché i progressi compiuti in questa tecnologia accelerano
l’innovazione sia negli x-86 che nei non-x86”, nota ancora
Giorgio Nebuloni, senior research analyst di Idc European systems
and infrastructure solutions. "I blade hanno rappresentato
il 16% delle unità x86 nel terzo trimestre, in lieve diminuzione
rispetto al secondo, ma Idc prevede un ritorno alla crescita
negli ultimi tre mesi dell’anno”. Anno-su-anno il revenue per
i blade è sceso solo del 5,2%, mentre i pedestal e i rack hanno
perso rispettivamente il 27,7% e il 30,7%.     

Quanto ai sistemi operativi, il maggior declino anno su anno si
registra per Unix (revenue – 36,3% nel terzo trimestre 09).
Windows e Linux hanno perso in un anno il 22,7% e il 18%
rispettivamente, mentre il sistema operativo per mainframe di Ibm
tiene abbastanza bene, con una perdita del 19,3% rispetto al
2008. Windows conserva la leadership per giro d’affari (43,6%
del totale in Emea), mentre Unix è al 25,9% e Linux segue al
16,9%.  

Infine, i vendor: Hp resta leader in Emea per il settimo anno
consecutivo nel terzo trimestre 2009, con un market share di oltre
il 40% grazie alla domanda sostenuta di tecnologie x86, che
rappresentano quasi il 75% delle sue vendite. Ibm segue a distanza
sempre più ravvicinata (market share di oltre il 30%, tre punti in
più rispetto all’anno scorso): il suo prodotto di punta sono i
Power systems basati su Risc e i System x della famiglia x86. Ben
distanziate le inseguitrici Dell, Sun (che ha perso però quote di
mercato dal terzo trimestre 2008, danneggiata anche dal ritardo
della conclusione della fusione con Oracle) e Fujitsu.

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