Sono sempre meno gli utenti Web che accettano di sottoporsi a lunghe procedure antifrode (controllo dell’identità e degli estremi bancari o di pagamento ) che caratterizzano i siti di e-commerce, banche, assicurazioni, viaggi e così via. Secondo una rilevazione di Experian, nel Regno Unito ben il 44% degli intervistati ha affermato di aver abbandonato almeno una transazione online a causa delle lungaggini nei controlli antifrode, passando nella metà dei casi (43%) ai servizi offerti dalla concorrenza. Un segnale che però non significa minori controlli, ma procedure non appesantite da effetti grafici, più veloci e agevoli.
L’insofferenza a lunghe procedure di verifica è più alta tra i giovani (25-35 anni), con una punta del 48% e cala, ma di poco, nelle generazioni più mature, dal 46% della fascia 35-54 anni, al 40% degli over 55.
Ma per i consumatori non tutti i servizi offerti online sono uguali. Per alcuni si è disposti a sopportare i controlli più a lungo che per altri, ritenuti meno delicati. Infatti, per i controlli antifrode si è disposti ad attendere anche 5/6 minuti per i servizi delle compagnie di assicurazione o delle banche, ma non più di 4 per l’e-commerce e di 3 per i giochi e le scommesse on line.