La contraffazione online conquista sempre più clienti tra i giovani in Europa. Oltre la metà degli under24 ha acquistato almeno un prodotto falso online nell’ultimo anno, intenzionalmente o per caso, e un terzo (33%) ha avuto accesso a contenuti digitali da fonti illegali. Emerge dall’edizione 2022 del “Quadro di valutazione della proprietà intellettuale e dei giovani” (Intellectual Property and Youth Scoreboard), pubblicata da Euipo, l’Ufficio della Ue per la proprietà intellettuale, secondo cui prezzo e disponibilità rimangono i fattori principali per l’acquisto di prodotti contraffatti e per la pirateria digitale, ma anche l’influenza tra pari e social è sempre più determinante. Minacce informatiche, frodi informatiche e impatto ambientale tra i principali deterrenti.
Proprietà intellettuale, i due fronti delle violazioni
L’indagine esamina i due aspetti della violazione della Proprietà Intellettuale: le tendenze dei giovani che acquistano beni contraffatti e di quelli che accedono a contenuti piratati.
Riflettendo il contesto post-pandemia, il nuovo sondaggio conferma che il 37% dei giovani ha acquistato intenzionalmente uno o più prodotti contraffatti, un aumento significativo rispetto ai risultati precedenti (14% nel 2019). La cifra varia in particolare da paese a paese, con la percentuale più alta in Grecia (62%) e la più bassa nella Repubblica Ceca (24%). In Italia, il 27% dei giovani ha acquistato un fake intenzionalmente e il 24% ha avuto accesso consapevolmente a contenuti piratati.
I prodotti contraffatti che più comunemente i giovani acquistano intenzionalmente sono vestiti e accessori(17%), seguiti da calzature (14%), dispositivi elettronici(13%) e igiene, cosmetici, cura della persona e profumi (12%).
Ma i giovani vengono indotti in errore anche quando acquistano prodotti contraffatti: anche l’acquisto non intenzionale di prodotti contraffatti è del 37% e gli intervistati hanno riconosciuto le difficoltà nel distinguere i prodotti autentici dai contraffatti. Il 48% non aveva acquistato tali prodotti o non era sicuro di averlo fatto o meno.
Pirateria di contenuti online
Il 60% dei giovani europei ha dichiarato di preferire l’accesso ai contenuti digitali da fonti legali, rispetto al 50% del 2019. In Italia questa percentuale ammonta al 61% dei giovani.
L’accesso da fonti legali sta prendendo piede tra le giovani generazioni. Tuttavia, la pirateria intenzionale rimane stabile, con il 21% dei giovani consumatori (uno su cinque) che ha riconosciuto di aver avuto accesso consapevolmente a contenuti piratati negli ultimi 12 mesi. Una percentuale significativa di giovani è stata indotta in errore nell’accedere a contenuti piratati. Il 12% ha avuto accesso a contenuti piratati per caso e il 7% non sa se l’ha fatto.
Quali sono i contenuti piratati preferiti
La principale tipologia di contenuti piratati sono stati i film (61%) e le serie TV (52%), seguiti dalla musica (36%), utilizzando principalmente siti Web, app e canali di social media dedicati.
“Il reportconferma le tendenze individuate nelle precedenti edizioni e offre approfondimenti più approfonditi sulle percezioni e sugli atteggiamenti dei giovani – spiega il direttore esecutivo dell’Euipo, Christian Archambeau -. In un momento in cui l’e-commerce e i consumi digitali sono in forte crescita, l’aumento degli acquisti intenzionali e non intenzionali di merce contraffatta è un trend preoccupante. Quanto alla pirateria, non scende, anche se i giovani consumatori preferiscono sempre di più i contenuti provenienti da fonti legali. Questa nuova analisi fornisce uno strumento prezioso per aiutare le parti interessate, i responsabili politici, gli educatori e le organizzazioni della società civile a dare forma a iniziative di sensibilizzazione a sostegno delle scelte informate dei nostri giovani cittadini e consumatori”.
Fattori chiave dietro la pirateria
Mentre il prezzo e la disponibilità continuano a essere i motivi principali per l’acquisto di prodotti contraffatti e l’accesso intenzionale a contenuti piratati, le influenze social, come il comportamento di familiari, amici o persone che conoscono, stanno guadagnando terreno significativo.
Altri fattori includono il non preoccuparsi se il prodotto fosse un falso (o se la fonte del contenuto fosse illegale), non percepire alcuna differenza tra prodotti originali e falsi e la facilità di trovare o ordinare prodotti falsi online. Un intervistato su 10 ha menzionato raccomandazioni di influencer o personaggi famosi.
Tra i fattori deterrenti della pirateria di contenuti i giovani hanno indicato i rischi personali di frode informatica e minacce informatiche come elementi importanti che potrebbero frenare i loro comportamenti. Inoltre, i giovani intervistati fanno ora più ampio riferimento a una migliore comprensione dell’impatto negativo sull’ambiente o sulla società.