Si chiude uno dei conflitti più aspri del mondo editoriale degli ultimi tempi: Amazon e Hachette hanno raggiunto un accordo. Si tratta – riporta il New York Times – di un accordo pluriennale, del quale però le due società non diffondono i contenuti limitandosi a dire di essere soddisfatte.
”E’ una grande notizia per gli scrittori. Gli autori di Hachette beneficeranno dell’ accordo per anni”, afferma l’ amministratore delegato di Hachette, Michael Pietsch. L’intesa entrerà in vigore il prossimo anno e riguarderà sia gli e-book sia le vendite di libri tradizionali sulla carta stampata negli Stati Uniti.
Amazon è ” soddisfatta della nuova intesa che include specifici incentivi finanziari per Hachette per far scendere i prezzi, cosa che riteniamo una vittoria sia per i lettori sia per gli autori”, spiega il manager di Amazon, David Naggar.
Amazon e Hachette si danno battaglia dall’inizio sul nuovo contratto. Lo scontro inizialmente è stato riservato, poi i due colossi si sono combattuti apertamente, con Amazon che ha alzato la posta in gioco scoraggiando le vendite di libri Hachette. La casa editrice a sua volta ha incitato gli scrittori a scendere in campo contro il colosso delle vendite online, anche con una petizione sul New York Times.
In questi mesi di scontro Hachette rivendicava il diritto di stabilire termini di prezzo che riflettano “il valore autentico degli autori, e il lavoro svolto dall’editore, dal marketing alla distribuzione”. A causa della disputa sui prezzi dei libri digitali, Amazon – denunciava la casa editrice – aveva iniziato un’opera di ostruzionismo rendendo complicato l’ordine di libri di autori come J. K. Rowling (l’autrice di Harry Potter) e James Patterson (il giallista inventore di Alex Cross) pubblicati da Hachette, attraverso escamotage tecnici, come l’impedimento del pre-ordine dei titoli in prossima uscita, o più semplicemente causando ritardi nella consegna.