IL PROVVEDIMENTO

Siae nel mirino Antitrust: si indaga su ostacolo alla concorrenza

Aperta l’istruttoria: l’ipotesi è che la società attui pratiche che impediscono l’attività dei rivali oltre i limiti dell’esclusiva stabilita dalla legge. Il dg Gaetano Blandini: “Siamo tranquilli”. L’Ad di Soundreef, Davide D’Atri: “Atto che punta a ripristinare la legalità”. E il M5S rilancia il ddl anti-monopolio

Pubblicato il 12 Apr 2017

siae-badge-1024x1024-160601150431

La Siae finisce sotto la lente dell’Antitrust. L’authority presieduta da Giovanni Pitruzzella ha aperto un’istruttoria nei confronti della Società italiana autori ed editori per accentrare eventuali condotte abusive o lesive della concorrenza nel settore della gestione e dell’intermediazione dei diritti d’autore.

Il procedimento, spiega l’authority, “è stato avviato a seguito delle segnalazioni di alcune imprese che offrono in Italia servizi innovativi alternativi a quelli del monopolista nazionale, al fine di verificare se le condotte di Siae abbiano l’effetto di escludere ogni concorrenza dai mercati oggetto di indagine, ostacolando le attività degli operatori nuovi entranti e riducendo così anche la libertà degli stessi autori ed editori di scegliere a quale collecting associarsi o richiedere servizi, anche solo di carattere accessorio a quelli di intermediazione del copyright”.

L’istruttoria, prosegue l’Antitrust, ha inoltre lo scopo di accertare se l’associazione degli organizzatori di concerti di musica dal vivo, Assomusica, “abbia posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza tramite l’adozione di linee guida che indicano alle imprese associate di non stipulare accordi di licenza, né corrispondere compensi a società di gestione concorrenti di Siae”.

I funzionari dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza, hanno oggi eseguito diverse ispezioni nelle sedi della Siae e di Assomusica. “Siamo tranquilli – commenta all’Ansa il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini -. La nostra è una società trasparente e tranquilla, come sempre collaborativa con le istituzioni. Finalmente si farà chiarezza”.

L’apertura dell’istruttoria viene letta in modo molto positivo da Davide D’Atri, amministratore delegato di Soundreef, una delle società di servizi innovativi citate dall’Antitrust: “È un atto importante che mira a ripristinare la legalità in questo settore nel nostro Paese. L’Autorithy riconosce una liberalizzazione che è nei fatti del mercato e che la politica continua a negare con provvedimenti confusi”. La Siae, prosegue D’Atri, “agisce sempre più in maniera nervosa e scorretta nei confronti di Soundreef, degli utilizzatori e degli ottomila autori che l’hanno lasciata negli ultimi 18 mesi”. La nuova legge italiana di recepimento della Direttiva Barnier “è assolutamente insufficiente e lacunosa e crediamo che ci sarà anche l’intervento dell’Unione europea dopo quello dell’Antitrust. In questa fase di transizione – conclude D’Atri – chiediamo a tutti di utilizzare il buon senso e rispettare i diritti degli autori che sono usciti da Siae”.

L’istruttoria dell’Antitrust si tinge anche di colore politico, precisamente del giallo firmato Movimento 5 Stelle. “Il monopolio della Siae deve essere abolito, così come previsto da una nostra proposta di legge già depositata alla Camera, a prescindere da quale sarà l’esito dell’istruttoria aperta dall’Antitrust nei confronti della Siae per abuso di posizione dominante, dichiara Sergio Battelli, deputato del M5S in Commissione Politiche Ue e primo firmatario della legge Stop Siae-. Due gli obiettivi principali: garantire più trasparenza e partecipazione nella gestione dei diritti d’autore e redistribuire in maniera più equa i compensi raccolti”. La proposta dei pentastellati prevede l’istituzione dell’Autorità di garanzia degli autori e degli editori (Agae), cioè di un ente di vigilanza specifico per il settore “in modo da dare regole chiare e precise al mercato ed evitare così il far west della liberalizzazione spietata, creando così nuove opportunità per le tante Pmi italiane”.

Anche l’Unione Europea tiene d’occhio il dossier Siae e, solo qualche giorno fa, aveva indirizzato una lettera al governo italiano sottolineando i benefici di un’apertura del mercato. Per ora non c’è nessuna procedura di infrazione aperta, ma Bruxelles resta vigile sull’evoluzione della vicenda.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati