INNOVAZIONE

Siae spinge sul digitale, online 70 anni di archivio

Consultabili sul sito 3mila tabelle pubblicate dal 1936 al 1999. La Società è al lavoro anche su un database di schede di film del secolo scorso

Pubblicato il 16 Lug 2014

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L’innovazione e la digitalizzazione si stanno facendo largo anche all’interno della Siae, che di recente ha potuto recuperare importanti dati di archivio e dare vita a preziosi database. Lo riferisce la stessa Società italiana degli autori ed editori, sottolineando come la nuova gestione guidata dal presidente Gino Paoli, operi “ispirata dalla trasparenza e dall’innovazione”.

In particolare, in occasione della presentazione dell’Annuario dello Spettacolo della Siae 2013, l’ufficio Statistica, grazie al quale è possibile pubblicare ogni anno il documento in questione, ha messo in evidenza come innovazione e digitalizzazione abbiano consentito di recuperare importanti dati di archivio. Tra questi le oltre 3000 tabelle contenute nello storico volume statistico “Spettacolo in Italia” che la Società ha pubblicato dal 1936 al 1999 (consultabili su siae.it).

Un altro importante progetto (in collaborazione con la Oxford Brookes University) è un prezioso database contenente le schede di incasso dei film tra il 1950 e il 1970 e tanti altri dati utili per le ricerche di settore, che nei prossimi mesi sarà completato per lo studio sull’attività cinematografica del nostro Paese dal ’70 fino ai nostri giorni.

“La rivoluzione digitale ha sconvolto l’industria culturale italiana – si legge in una nota – e di fronte a un tale mutamento di scenari, la Siae rappresenta un presidio di libertà per tutti gli autori e gli editori italiani, per tutti coloro che vogliono mettere la propria creatività al servizio di tutto il Paese. Per questo, anche la Siae deve cambiare, per essere sempre capace di vincere la sfida con la modernità e garantire, anche in un’epoca di innovazione e cambiamento come questa, la tutela di tutti gli artisti italiani, in particolar modo dei più giovani che hanno meno strumenti per competere nel mondo”.

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