STRATEGIE

Sicilia digitale: 300 milioni per finanziare progetti 4.0

La Regione presenta il piano di sviluppo che punta a fare dell’isola l’area più avanzata del Mediterraneo sul fronte innovazione. Banda ultralarga e open data le teste d’ariete

Pubblicato il 15 Ott 2019

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Quarantadue progetti da realizzare tra il 2018 e il 2020, di cui sette già a lavori iniziati, con un importo finanziato di circa 326 milioni di euro. E’ stato presentato oggi, a Palermo, nel corso della “Giornata del Digitale 2019”, il piano triennale della transizione digitale 2018-2020 per la Sicilia. Il piano triennale punta a fare dell’isola l’area più digitalizzata del Mediterraneo, fornendo ai cittadini siciliani gli strumenti per interagire con la Regione e gli enti del territorio attraverso un’esperienza nativamente digitale, “aperta” ed incentrata sulle esigenze dell’utente.

“La scelta strategica della Regione di puntare sul digitale – afferma il vice presidente della Regione e assessore all’Economia Gaetano Armao – quale elemento di sviluppo per la Sicilia dà i primi risultati e proietta l’Isola nella digital transformation con tutte le carte in regola. A questo riguardo l’impegno del governo regionale si muove nel senso di sostenere l’innovazione digitale collegata alle strategie regionali di specializzazione intelligente”.

Nell’ambito del Piano sono attualmente in fase di realizzazione sette interventi progettuali (con un investimento di 20,8 milioni di euro) tra i quali si evidenziano il progetto Banda Ultra Larga e il progetto Open Data che garantirà ai cittadini e alle imprese il diritto all’accesso ai dati, ai documenti e ai servizi di interesse.

“Siamo passati da una copertura di 60 comuni a 142 comuni, più di 1 milione di unità abitative raggiunte a 30 mega per un totale di circa di 2 milioni di cittadini abilitati – ha detto Armao parlando della Banda Ultra Larga – Per quanto riguarda le risorse impiegate sono stati chiusi 30 cantieri, restano aperti 80 cantieri e 100 comuni in lavorazione nel 2019”. Nel progetto Open Data, la Regione si è impegnata a pubblicare in formato aperto le basi dati di interesse nazionale, ottemperando agli obblighi di trasparenza, passando dalla 27° posizione in Italia alla 5° in termini di dati messi a disposizione, con una percentuale di pubblicazione dei dati passata dal 10% al 46% e 40 dataset pubblicati sul progetto di cui 17 solo a maggio 2019.

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