Profitti in forte calo per il gruppo Siemens. L'utile netto nel
secondo trimestre chiuso il 30 giugno è crollato del 47% a 763
milioni di euro, rispetto a all'1,4 miliardi di euro dello
stesso periodo dell'anno precedente. Un risultato peggiore
delle attese, in parte dovuto anche all'esito
dell'arbitrato, con spese connesse di 682 milioni, per porre
fine alla joint venture con la francese Areva sul settore nucleare.
Lo rende noto il Financial Times, aggiungendo che i ricavi sono
stati di 17,8 miliardi di euro, in aumento del 2,2%.
Per quanto riguarda Nokia Siemens Networks, la joint venture
specializzata in infrastrutture di rete, l'azienda è stata
appesantita da spese straordinarie per 116 milioni di euro, dovuti
alle perdite e ai costi di ristrutturazione in un mercato che
continua a segnalare "forte volatitlità" per quanto
riguarda il ritorno sugli investimenti nel prossimo futuro.
Ordinativi in aumento del 20% per la conglomerata tedesca, trainati
in particolare dalla domanda di treni veloci in Germania e dagli
ordinativi nei mercati emergenti.
Pesante invece il settore energia, dove Siemens ha intenzione di
lanciare un'Opa sulla controllata Osram, i cui risultati sono
in flessione anche a causa del profit warning della concorrente
Philips.