Il 60% delle donne nella Silicon Valley, in California, ha subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, secondo uno studio pubblicato questa settimana. I due terzi (2/3) delle molestie sono arrivate dai superiori. Lo riporta il quotidiano britannico The Guardian che elenca i dati della ricerca “Elephant in the Valley”.
Secondo lo studio, basato sulle interviste a 220 dipendenti – che lavorano in diverse aziende tra cui Google e Apple e molte altre della San Francisco Bay area – il 77% delle donne che ha subito molestie sul lavoro ha almeno 40 anni. I tre quarti ha figli. Una su quattro è in carriera (al livello C) e ricopre cariche importanti. Una su dieci è tra i fondatori e un altro 11% lavora in venture capital.
Più di un terzo – il 39% – ha ammesso di non aver segnalato la molestia perché temevano per la loro carriera. Un altro 30% ha detto di voler solamente dimenticare l’accaduto.
Oltre alle molestie, le donne della Silicon Valley hanno ammesso di essere state discriminate anche in altri modi, più sottili. Il 75% di loro sono stati invitate a parlare delle loro vita privata – famiglia e figli – durante i colloqui di lavoro. Il 40% ritiene che si dovrebbe parlare meno della famiglia per essere prese più seriamente. Infine il 52% di quelle che ha preso il congedo di maternità, si è detto certo che questa scelta avrebbe fatto male alla loro carriera.
La ricerca è stata chiamata, molto significativamente, Elephant in the Valley. In inglese c’è un modo di dire, “elephant in the room”, c’è un elefante nella stanza, che significa che c’è un problema davanti agli occhi di tutti, ma che si vuole ignorare.