”Internet oggi è come l’energia elettrica negli anni Sessanta. Non possiamo continuare a rimanere al buio. Servono regole chiare in tutta Europa”. Lo afferma in una nota Sergio Silvestrini (nella foto), segretario generale Cna, sottolineando “gli ostacoli nazionali” che impediscono a quei 315 milioni di europei che usano internet di usufruire di una più vasta gamma di beni e servizi: solo il 15%, effettua acquisti online in un altro stato membro, mentre il 44% fa acquisti nel proprio paese.
“Per questo le imprese che operano via Internet e le startup – prosegue Silvestrini – non possono trarre pieno vantaggio dalle opportunità di crescita offerte dal web: solo il 7% delle Pmi europee vende all’estero tramite web, in Italia solo il 4%. L’Italia, come troppo spesso capita in questo ambito è ai margini del mercato digitale e le nostre imprese soffrono particolarmente la concorrenza dei competitor stranieri, pur possedendo un patrimonio importantissimo quale il Made in Italy”.
“Internet oggi è come l’energia elettrica nel periodo del boom economico – conclude – una leva di sviluppo fondamentale per quel processo di crescita che tutti auspichiamo. Il mercato unico digitale sarebbe un’importante svolta per consentire a imprese e cittadini opportunità e risparmi importanti. Non possiamo continuare a rimanere ‘al buio’. Servono regole chiare in tutta Europa. Bene dunque l’impegno della Commissione europea, seguito dal Governo italiano: le imprese italiane ora sperano in tempi di realizzazione rapidi”.