L’Esercito Italiano nel quadro dei nuovi scenari operativi e delle conseguenti esigenze di ammodernamento delle tecniche operative e di addestramento, anche alla luce dei recenti attacchi terroristici, da qualche anno sta investendo in soluzioni tecnologiche innovative che includono sistemi basati su tecniche di simulazione live, virtual e constructive. Grazie infatti alla potenza crescente dell’hardware, i sistemi di simulazione permettono una sempre maggiore verosimiglianza con la realtà, consentendo di addestrare efficacemente il personale ed analizzarne le reazioni anche di fronte a condizioni estreme, riscontrabili soltanto in teatro operativo.
Ma cosa si intende per simulazione militare? Per simulazione si intende la creazione di un modello, l’imitazione più o meno fedele (dipendente dalla qualità della stessa) di un sistema reale, che consente di valutare e prevedere lo svolgersi di eventi derivanti dalla presenza di determinate condizioni difficilmente riproducibili in ambienti reali. In ambito militare esistono diversi tipi di simulazione: Live quando soggetti reali agiscono in prima persona in ambienti reali con strumenti reali ma effetti simulati; Virtual quando soggetti reali agiscono in prima persona in ambienti simulati con strumenti simulati; Constructive quando sono coinvolti soggetti simulati che operano in ambienti simulati con strumenti simulati.
Questa nuova attività di modernizzazione ed efficientamento è firmata STE, una società assolutamente italiana con esperienza decennale nel campo dell’ITC e della Cyber Security. Da diversi anni STE opera anche nel settore del Training & Simulation, mettendo a disposizione dell’Amministrazione Difesa le proprie capacità di System Integrator nella realizzazione di un insieme di sistemi addestrativi di tipo live e piattaforme per applicazioni virtual, avvalendosi di partnership esclusive con alcuni dei maggiori player mondiali del settore come ad esempio Cubic Global Defence e Bohemia Interactive Simulation.
STE ha fornito un innovativo sistema di Addestramento C-IED (Counter Improvised Explosive Device) per l’addestramento e la formazione del personale nel contrasto alla minaccia IED (Ordigni Esplosivi Improvvisati) in ambiente sicuro e altamente realistico. Questo rappresenta sicuramente un grande passo in avanti perché il terrore 3.0 passa spesso da questo importante pericolo: gli IED rappresentano infatti, nella maggior parte dei casi, l’arma primaria per chi porta avanti azioni di guerriglia o di attentati perchè consentono di opporsi con grande efficacia a reparti ben armati ed equipaggiati, puntando sull’effetto psicologico che questi hanno sui militari. Lo stress derivato dalla costante presenza di una minaccia a loro invisibile e mutevole a cui sanno di non poter far fronte in maniera costante, porta spesso i soldati ad uno stato di profonda angoscia, li costringe a lavorare sempre sotto tensione e a dubitare di chiunque e di qualsiasi oggetto o animale si ponga sul loro cammino. Le simulazioni hanno anche lo scopo di esercitarsi in azioni di pronto soccorso massivo e interventi di emergenza civile all’interno di zone densamente abitate come il tessuto urbano.
Alla luce degli ultimi tagli delle spese militari è giusto ricordare che il nuovo centro tecnologico realizzato da STE porterà sicuramente ad un risparmio economico elevato in termini di spostamenti logistici, trasporto uomini e anche costo munizioni.
Il cuore pulsante del primo e innovativo centro CTC (Combat Training Center) d’Italia si trova presso l’area addestrativa di San Giorgio a Brunico: qui le esercitazioni vengono monitorate in tempo reale dagli analisti tramite la visualizzazione in diretta di tutte le azioni intraprese e le tattiche adoperate sia in formato 2D su mappa georeferenziata dell’area addestrativa che in 3D utilizzando i cosiddetti avatar e streaming video forniti dalle videocamere installate in tutta l’area. Con questo sistema gli istruttori possono inoltre intervenire da remoto durante l’esercitazione modificando per esempio lo scenario addestrativo con l’introduzione di nuove possibili minacce.
“Siamo particolarmente fieri di aver contribuito alla realizzazione di questo Centro – spiega l’Amministratore Delegato di STE Emanuele Burali d’Arezzo – soprattutto per le tecniche e le tecnologie all’avanguardia impiegate che lo posiziona come vero fiore all’occhiello per le Forze Armate, tracciando la strada per un addestramento sempre più sicuro, efficiente ed efficace.”