LA CAMPAGNA

“Siri, la versione italiana è omofoba”

DiversityLab lancia una petizione su Change.org: “L’applicazione riconosce come insulti le parole gay e lesbica”. E chiede al ceo di Apple, Tim Cook, di riprogrammare l’assistente virtuale per iPhone

Pubblicato il 20 Lug 2015

siri-150720133709

Una petizione per chiedere al ceo di Apple, Tim Cook di riprogrammare la versione italiana di Siri, l’assistente virtuale per iPhone. Nel mirino di DiversityLab, l’associazione che ha lanciato l’iniziativa su Change.Org, il fatto che l’applicazione considera le parole “gay” e “lesbica” come insulti. E, in più, non riconosce la parola “omofobia”.

“Viviamo in una nazione in cui, alle persone gay, lesbiche e bisessuali, non sono garantiti neanche i diritti più elementari. Una nazione in cui gli atti di omofobia finiscono sempre più spesso sulle prime pagine dei giornali – spiega Chiara Reali di DivesrityLab – E l’omofobia si combatte con l’educazione. Per questo abbiamo lanciato una petizione per insegnare a Siri a rispondere in maniera corretta. Perché chiunque possa essere orgoglioso di essere se stesso, così come lo è Tim Cook, ceo di Apple”.

La petizione, lanciata venerdì sulla piattaforma Change.org, ha raccolto oltre 4.000 firme nel corso del weekend.

Nel dettaglio il sistema virtuale riconosce come insulti parole come “gay” “lesbica” e “transessuale”, motivo per cui a domande lecite viene data una risposta generalmente riservata alle frasi volgari. Se qualcuno prova a dire a Siri di essere gay, si sentirà rispondere che “non è carino da parte tua”. “E lo stesso accade anche se gli si dovesse chiedere se due gay possono essere buoni papà, se gli si chiede come registrare un matrimonio gay o se gli si chiede perché due persone dello stesso sesso non possano sposarsi”, puntualizza l’associazione.

“Reazione” molto diversa da quella del Siri negli Usa: è di pochi giorni fa la notizia che, negli Stati Uniti, Siri corregge chi attribuisce il genere sbagliato a Caityln Jenner, ex atleta olimpico nato con nome di Bruce Jenner.

“Apple è uno dei marchi più friendly al mondo, attenta alla diversity dei suoi lavoratori e sempre in prima fila per i diritti LGBT fino a farne un vanto”, conclude Reali.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati