CONFLITTO

Siria, Internet spenta in tutta la nazione

L’oscuramento totale annunciato da Renesys, società di monitoraggio del world wide web. Problemi anche per le connessioni mobili, i ribelli si affidano ai satelliti. È il primo blocco dall’inizio della guerra

Pubblicato il 29 Nov 2012

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Le connessioni Internet sono state “spente” in tutta la Siria. Lo ha riferito Renesys, azienda statunitense impegnata nel monitoraggio internazionale del web. La notizia è stata successivamente confermata da un’altra grande azienda americana, Akamai.

Questa mattina Renesys ha annunciato che nel Paese medio-orientale al centro di un sanguinoso conflitto interno era “caduto il 92% delle reti”. Poco dopo ha comunicato che anche i restanti indirizzi IP erano bloccati, concludendo che “il Paese è stato effettivamente privato di Internet”. Secondo i suoi sistemi di monitoraggio, la disconnessione è avvenuta alle 12.26 locali (10.26 GMT).

Stando a fonti locali raccolte dalla Bbc, anche le linee telefoniche stanno funzionando a intermittenza e gli attivisti stanno usando telefoni satellitari per tenersi in contatto con il mondo.

Già in passato si erano verificati oscuramenti della rete in Siria, in momenti particolarmente cruenti del conflitto, ma è la prima volta che oltre il 90% di Internet finisce online. Peraltro è avvenuto dopo diversi giorni consecutivi di vittorie militari strategiche da parte dei ribelli anti-governativi.

Un simile blocco era avvenuto anche in Egitto al culmine delle proteste contro il presidente-dittatore Hosni Mubarak, poi deposto.

I commentatori sottolineano che il web è stato usato dai ribelli e dagli attivisti siriani per coordinarsi e portare avanti la propria battaglia. D’altra parte lo stesso governo di Damasco ha utilizzato la rete per individuare i dissidenti e il presidente Bashar al-Assad, esperto di informatica, è arrivato a definirla la sua “arma elettronica”. L’aver “spento” il web sarebbe dunque, secondo gli esperti, il segno di un regime che sta cominciando definitivamente a cedere, al punto da rinunciare a uno dei suoi punti di forza pur di contrastare il nemico.

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