Sistri, a giugno scatta la tracciabilità obbligatoria

Il ministro all’Ambiente Prestigiacomo: “Strumento efficace per contrastare le ecomafie”. Quasi completata la distribuzione alle aziende delle Usb e delle scatole nere per la raccolta dati

Pubblicato il 08 Mar 2011

Dal primo giugno parte a pieno regime il Sistri, il sistema
elettronico di controllo che consente la tracciabilità dei rifiuti
speciali e speciali-pericolosi su tutto il territorio nazionale e
di quelli solidi urbani nella regione Campania. Lo annuncia il
ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, sottolineando
che "il Sistri è una rivoluzione di legalità e di efficienza
nel settore dei rifiuti, uno strumento serio ed efficace per
contrastare le ecomafie, una sfida che il Governo ha lanciato a chi
ha massacrato il territorio, soprattutto in Campania e al Sud
facendolo diventare una immensa discarica di veleni".

"Il progetto è stato concepito con l'obiettivo di
assicurare maggiore trasparenza e controllo della movimentazione
dei rifiuti, con la possibilità di monitorare tutti i dati in
tempo reale. In tal senso – continua Prestigiacomo – Sistri potrà
garantire la tutela della salute, dell'ambiente e della
sicurezza, la semplificazione delle procedura burocratiche e la
riduzione degli oneri a carico dei soggetti obbligati, contrastando
il fenomeno dell`illegalità, fortemente radicato in questo
settore".

Le ultime informazioni complete relativamente ai rifiuti speciali
in Italia risalgono al 2006. Con la sostituzione dell`attuale
sistema cartaceo con il Sistri, basato su un flusso di dati in
tempo reale, sarà possibile ottenere statistiche aggiornate con
una frequenza molto maggiore. La quantità di rifiuti speciali
prodotta in Italia nel 2006 è stata di 134,7 milioni di
tonnellate: di questi 125,5 milioni di tonnellate erano rifiuti
speciali non pericolosi e 9,2 milioni di tonnellate rifiuti
speciali pericolosi.

Il sistema Sistri prevede un dispositivo elettronico Usb per
accedere al sistema, trasmettere i dati e memorizzare informazioni;
una "scatola nera" da installare su ciascun veicolo che
trasporta rifiuti speciali e che ha la funzione di monitorare il
percorso del carico dal produttore al centro di smaltimento;
infine, apparecchiature di videosorveglianza negli impianti di
discarica, di incenerimento e di coincenerimento per controllare
l'ingresso e l`uscita degli automezzi.

Il primo giugno quindi l'iscrizione al Sistri diventerà
obbligatoria per tutti i produttori di rifiuti speciali. Il
Ministero spiega che la consegna dei dispositivi è ormai quasi
ultimata: al 28 febbraio sono stati distribuiti 476.150 dispositivi
Usb alle imprese, sono state consegnate 85.985 black box di cui
58.674 risultano già installate sui veicoli per il trasporto
rifiuti. Sono stati selezionati oltre 500 impianti e discariche di
smaltimento rifiuti su cui installare le apparecchiature di video
sorveglianza e su 402 impianti il sistema è già attivo.

Inoltre il Sistri rappresenta un risparmio netto considerevole per
le aziende. Il ministero della Pubblica Amministrazione e
dell'Innovazione ha valutato nel "Primo rapporto
2007-2008: misurazione e riduzione onere amministrativi" una
spesa di 671 milioni di euro a carico delle imprese piccole e medie
(quelle fino a 249 addetti) per la predisposizione del sistema
cartaceo ambientale ed un costo medio che varia da 1.183 euro
l'anno per le imprese da 5 a 249 addetti a 464 euro l`anno per
le imprese da uno a 4 addetti. Il Sistri ha ridotto questi costi
abbattendoli dal 50% all'80%.

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