Assintel chiede al Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando un “segnale concreto” per ridurre al minimo i danni che potrebbe essere causati alle imprese dalla partenza del sistema Sistri di tracciabilità dei rifiuti.
In una lettera inviata al responsabile del dicastero, l’Associazione nazionale delle imprese ICT chiede un “urgentissimo incontro per minimizzare i danni alle imprese e rendere la partenza del Sistema, se non procrastinabile, il meno dolorosa possibile”.
“Il Sistri, di per sé ottima iniziativa – dice Assintel – torna alla ribalta: dopo il primo flop causato dai notevoli malfunzionamenti, lo scandalo sulle forniture, i danni alle aziende, ora il nuovo ministro insiste nell’accelerare sulla partenza, senza però avervi messo mano”.
Invece secondo l’Associazione esistono almeno “tre versanti d’allarme” di cui tenere conto. Il primo è, a suo dire, che “a monte manca un’integrazione con i software gestionali già usati dalle aziende, senza la quale si prospettano perdite economiche e di tempo notevoli”. Il secondo: “manca del tutto una fase di analisi e test con condizioni di sperimentazione adeguate”. Terza ragione di preoccupazione: “manca il necessario supporto normativo e tecnico”.
Secondo l’Associazione in realtà la soluzione “c’è già, e l’hanno presentata al Ministero dell’Ambiente nel 2012 Confcommercio insieme ad Assintel e Conftrasporto: un nuovo e più semplice sistema di tracciabilità dei rifiuti che non rechi danno alle aziende”. Ma su questa proposta, lamenta Assintel, il dialogo con i tecnici del ministero “è stato sterile”.
L’ex ministro all’Ambiente Corrado Clini, con decreto firmato il 20 marzo scorso, ha stabilito l’entrata in vigore del sistema di tracciabilità dei rifiuti, pubblicato poi in Gazzetta ufficiale lo scorso 19 aprile. L’entrata in vigore del sistema per le grandi aziende è stata fissata al 30 aprile per i grandi produttori di rifiuti pericolosi (con più di 10 dipendenti). Fino al 30 settembre questo periodo è considerato di allineamento per un migliore adeguamento al sistema. La piena operatività sarà dal primo ottobre 2013. Di recente però il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato ha annunciato di essere al lavoro per eliminare l’obbligo di tracciabilità per la generalità dei rifiuti, mantenendolo solo per quelli pericolosi.
Il progetto Sistri è andato avanti nonostante l’inchiesta della procura di Napoli che ha portato in carcere 22 persone per presunte tangenti e false fatturazioni.