Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle Cooperative e
Confapi: queste le organizzazioni che in serata incontreranno il
ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo su quello che è
ormai diventato il "caso" Sistri.
Nonostante le numerose richieste da parte delle associazioni di
categoria di sospendere il sistema, ieri è stata inceve confermata
l'entrata in vigore il prossimo primo giugno. "Noi
condividiamo lo scopo per il quale è stato concepito il Sistri –
hanno evidenziato Confindustria, Rete Imprese, Alleanza cooperative
e Confapi – siamo convinti che servirà a combattere la
criminalità organizzata in un settore critico e che potrà
comportare una semplificazione della gestione, eliminando la
documentazione cartacea. Allo stato dei fatti tuttavia occorre
riconoscere che il sistema nel suo insieme non è sufficientemente
collaudato per poter essere utilizzato".
"Il rinvio è indispensabile", sottolinea il presidente
della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, in
una lettera inviata ai ministri dell'Ambiente Stefania
Prestigiacomo e delle Politiche agricole, alimentari e forestali
Francesco Saverio Romano.
"Il recente click day Sistri ha continuato ad evidenziare
alcuni problemi operativi che è opportuno rimuovere. Appare,
pertanto, opportuno procrastinare la data del primo giugno, come
giorno di avvio effettivo del sistema e del relativo quadro
sanzionatorio".
"Le aziende agricole sono per la maggior parte piccole imprese
diffuse sul territorio e gran parte di esse- sottolinea il
presidente della Cia- sono esenti dagli obblighi del Sistri per
tutto il 2011". Per esse il mondo agricolo,
"unitariamente, ha avanzato al ministero competente una serie
di proposte finalizzate a semplificare le procedure operative del
Sistri, mantenendo pienamente i suoi obiettivi e la sua
efficacia". "Il rinvio dell'entrata in vigore del
Sistri è una misura importante per consentire a tutti gli
operatori di acquisire sufficiente dimestichezza con i nuovi
strumenti e procedure" e "numerose sono, del resto, le
questioni ancora irrisolte che potrebbero esporre a sanzioni le
imprese obbligate, benché incolpevoli".
"Il Sistri? Va benissimo. Ma a patto che siano applicate
sanzioni adeguate. Altrimenti la tecnologia da sola non serve a
niente". Questo il parere del procuratore nazionale anti-mafia
Pietro Grasso, che ha presenziato oggi al Senato alla conferenza
organizzata dai senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco
Ferrante, insieme con Legambiente, per fare il punto sullo schema
di decreto legislativo (in recepimento di due direttive
comunitarie) sulla tutela dell'ambiente, e in particolare di
inserimento dei reati ambientali nel codice penale.
Il procuratore antimafia "minimizza" la questione
relativa al malfunzionamento della piattaforma sollevata in questi
giorni da molte aziende "Se fosse solo un problema
tecnologico, allora va bene", ha sottolineato aggiungendo che
il Sistri "è uno strumento utile ai fini investigativi per
monitorare la quantità e il percorso dei rifiuti".