PUNTI DI VISTA

Siti web, la PA prenda esempio da chi sa fare meglio

In materia di processi IT e servizi online sarebbe utile prendere spunto da ciò che fanno gli altri paesi europei. La rubrica di Mario Dal Co

Pubblicato il 11 Set 2015

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Copier, copista in inglese, sta anche per copiare in francese. Ma in dialetto reggiano “Copièr al latèin d’un èetr scolèr” vale imburchiare il latino, che dicesi degli scolari che copiano il latino dai colleghi che lo sanno. Qui copièr ha l’accento. Prima di inventare l’acqua tiepida, copiate l’acqua calda: risparmierete, tempo, denaro ed errori. In Italia questo consiglio trova resistenze fortissime: sembra che copiare sia un vizio di cui vergognarsi. Ai dirigenti o anche ai quadri e persino agli impiegati l’invito a copiare suona come un segno di disprezzo verso l’invitato. Ma sottosotto, è un intero popolo che ha l’angoscia di copièr, temendo di denudare i propri vizi e la propria pochezza se si copia alla luce del sole. E invece noi incitiamo: copièr!

In materia di processi informatici e di servizi online, copièr non una possibilità, ma un must, come si dice. Prima di fare cazzate: copièr! Copier! L’Italia è specializzata nel copiare, ma lo fa nell’area nera dell’economia e della delinquenza economica, e quindi sente il peso dello stigma: suona come un’attività illecita. Nella PA pullulano creatività indomite: si veda il logo dell’ex Ice o Ita che dir si voglia, il cui sito web è http://www.ice.gov.it/, mentre il logo è Ita, con un grazioso gioco tricolore e uno scarabocchio in alto a destra che altro non è che Ice trasfigurato dal designer di turno. Di questi designer turnisti ce ne devono essere parecchi, ogni Asl o Ulls che dir si voglia ne ha almeno uno, ma anche Invitalia ha un suo giochino grafico che propone il pay-off L’Agenzia per lo sviluppo, mentre l’Agenzia per la coesione territoriale non ha ancora un sito ma si annida nelle pieghe del Dps – Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica. Il Dps ha una suo sito, fuori dai Ministeri dello Sviluppo o del Tesoro per i quali lavora, e in home sfoggia un delizioso volant giallo e blu sul logo. Isfol ha alcune monellerie nel lettering che rendono il logo “simpatico”. Ma il capolavoro è “Clic-Lavoro – Il portale pubblico per il lavoro”: ci sono tutte le Regioni e poi tutte le Province etc etc. Ma non cè un sito del lavoro uguale all’altro; il poveraccio che cerca lavoro impazzisce per capire come si chiama il servizio di cui ha bisogno perché è diverso sotto ogni campanile d’Italia! E d’altra parte anche un malato che passa da una Asl o Ulls all’altra deve ristudiare non solo le regole di accesso al servizio, ma l’accesso al sito. Copièr! Copièr! Copièr! La Presidenza del Consiglio (http://www.governo.it/Presidenza) /mantiene, in questo panorama di bamboleggiante creatività, una sobrietà che ha il pregio di non divagare troppo. Naturalmente anche qui si potrebbe copiare, e parecchio, con risultati assolutamente clamorosi, ad esempio dal sito del governo olandese.

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