L’Antitrust europeo ha avviato un’inchiesta formale sul settore delle pay Tv in Europa che coinvolge anche Sky Italia. L’indagine è stata annunciata dal commissario responsabile Joaquin Almunia: nel mirino sono finiti gli accordi di licensing tra i grandi “studios” cinematografici statunitensi (Twentieth Century Fox, Warner Bros, Sony Pictures, Nbc Universal, Paramount Pictures) e le maggiori piattaforme di pay Tv europee: BSkyB in Gran Bretagna, Canal Plus in Francia, Sky Italia, Sky Deutschland e Dts in Spagna.
In particolare, la Commissione vuole accertare se queste intese impediscano alle emittenti Ue di fornire i loro servizi fuori dai confini nazionali, per esempio rifiutando potenziali clienti in altri Paesi-membro o bloccando l’accesso cross-border ai loro servizi. Almunia ha citato come esempio l’impossibilità per un utente di Sky Deutschland di vedere i programmi a cui si è abbonato tramite un Pc portatile mentre si trova in Italia.
L’apertura dell’inchiesta non pregiudica in un senso o in un altro l’esito dell’indagine ma significa che la Commissione vuole trattare il caso come prioritario.
I contenuti audio-video, come i film, sono dati in licenza dagli studios americani alle emittenti della pay Tv su base esclusiva e territoriale, ovvero a un unico broadcaster in ciascun Paese-membro (o in un piccolo gruppo di Paesi-membro dove si parla la stessa lingua).
La Commissione valuterà se i termini degli accordi di licensing per il broadcasting via satellite o tramite lo streaming online tra gli studi cinematografici americani e le maggiori emittenti europee, che garantiscono a queste ultime “totale protezione territoriale”, possano costituire una violazione delle norme antitrust dell’Ue che proibiscono gli accordi anticompetitivi (in base all’Articolo 101 del Treaty on the functioning of the European Union – Tfeu).
Le condizioni contrattuali relative alla “totale protezione territoriale” assicurano che i film dati in licenza dagli studios Usa vengono trasmessi esclusivamente nel Paese membro in cui ciascun broadcaster opera via satellite e Internet. Gli stessi film non possono essere dati in visione agli stessi utenti se si trovano fuori dai confini del Paese-membro in questione.
Questo, secondo la Commissione, elimina tutta la concorrenza tra broadcaster e frammenta il mercato in base ai confini nazionali. La Commissione ha informato le emittenti e le autorità antitrust dei Paesi-membro di aver aperto l’indagine; non esiste un termine ultimo legale per il completamento delle ricerche in questo tipo di inchieste e la durata dipenderà da diversi fattori contingenti.