Smart cities, online il primo portale a servizio dei decision maker

Realizzato da Ibm, City Forward è stato progettato per aiutare PA e mondo politico a pianificare soluzioni hi-tech in tema di trasporti, energia e istruzione. L’azienda mette sul piatto 50 milioni di dollari per progetti innovativi in cento diverse città

Pubblicato il 03 Mar 2011

Ibm ha inaugurato oggi un sito web gratuito, chiamato
City Forward, progettato per migliorare la qualità della vita
nelle città di diverse dimensioni in tutto il mondo.
L'obiettivo è aiutare i funzionari pubblici a prendere
decisioni sui servizi urbani più accurate, nonché basate su
metodologie scientifiche.

Il sito offre ai decisori, ai cittadini e al pubblico un nuovo
punto di vista sulle "prestazioni" delle rispettive
città in confronto alle altre. Fornisce dati facili da usare per
aiutarli a prendere decisioni fondate, che migliorino i servizi e
permettano ai cittadini e alle imprese di svilupparsi in modo più
equo, soddisfacente, sicuro e produttivo.

Ad esempio, i dati in City Forward che misurano gli ingorghi del
traffico in una data città potrebbero rivelare informazioni non
solo sulle abitudini dei pendolari e sulle condizioni delle strade,
ma anche essere correlati all’attività economica e alla qualità
dell’aria. Di conseguenza, una città potrebbe decidere di
incrementare l’accesso wireless ad internet, nella speranza di
incoraggiare il telelavoro, riducendo così la congestione del
traffico, migliorando la qualità dell’aria o fornendo agli
studenti l’accesso a risorse accademiche supplementari –
rendendo possibile la creazione di città più sicure, con un più
alto livello di istruzione e di crescita.

Una città che intenda misurare la reale efficacia di un piano di
assicurazione sanitaria o di salute pubblica potrebbe usare il sito
web per analizzare le visite ai reparti di pronto soccorso
ospedalieri, il gettito fiscale, le epidemie e perfino
l’assenteismo dei dipendenti. Oppure una città che consideri la
possibilità di introdurre pedaggi più elevati in certe ore della
giornata potrebbe scegliere di analizzare e correlare i modelli del
traffico, la qualità dell’aria, la sicurezza dei pedoni o
l’attività economica locale.

Sono inizialmente disponibili i dati provenienti da 55
città
, di varie dimensioni, di sei continenti. Aiutando
le città a prendere decisioni ancora più ponderate, City Forward
incorporerà poi la tecnologia di business analytics più avanzata
non solo per esaminare il passato, ma per aiutare le persone a
predire i probabili sviluppi ed esiti sulla base dei trend.

"City Forward sostituisce l’intuizione con i dati, rendendo
le città più vivibili, mantenendo sia la trasparenza delle
amministrazioni pubbliche che la competenza civica – dice
Stanley S. Litow, Ibm vice president di Corporate
Citizenship & Corporate Affairs, e President di Ibm Foundation –
Alla fine, ottenere elementi di conoscenza basati esclusivamente
sulle informazioni aiuterà la società a prendere decisioni più
intelligenti e fondate, a beneficio del bene pubblico”.

Ibm ha progettato e costruito il software City Forward
nell’ambito del suo impegno nella responsabilità sociale
d’impresa e ha collaborato alla sua progettazione ed esecuzione
con università, città e una serie di organizzazioni non-profit.
La società possiede e gestisce il sito web come servizio pubblico
gratuito e continuerà ad aggiungere dati e informazioni di dominio
pubblico a titolo volontario. Nel corso del tempo, IBM prevede di
ampliare la tipologia e il volume di informazioni contenute, il
numero di città rappresentate e la gamma di funzionalità
offerte.

Le regioni potranno, inoltre, scegliere di usare City Forward
quando concorrono all’assegnazione, o procedono
all’implementazione del programma Ibm Smarter Cities Challenge.
Smarter Cities Challenge è un programma di
erogazione pro bono di IBM, che fornisce tecnologia e servizi del
valore di 50 milioni di dollari a 100 città,
opportunamente selezionate in seguito ad una competition, in varie
parti del mondo nell’arco di tre anni. Una delle condizioni per
ottenere il grant Smarter Cities Challenge prevede che le città
illustrino chiaramente le questioni locali che la tecnologia
potrebbe aiutare ad affrontare. Gli elementi di conoscenza ottenuti
da City Forward possono consentire di individuare aree
problematiche e indicare strategie nuove e innovative per
affrontarle.

Le persone possono collegarsi al sito per confrontare il livello di
efficienza della propria città con quello di altre, comunque
paragonabili alla propria, e ideare strategie per replicare
eventuali best practices e casi esemplari nel contesto locale. Il
software aiuta inoltre ad individuare modelli e relazioni
altrimenti non prevedibili tra la vita in città e le politiche
pubbliche. City Forward può attingere a nuovi ed eterogenei
criteri di valutazione della vita di tutti i giorni in una
determinata città, ed aiutare le persone ad esaminare il legame
tra problemi e questioni diverse, anche se apparentemente non
correlate. Può facilitare, inoltre, lo sviluppo di nuove idee, che
emergono grazie agli approfondimenti disponibili, aiutando le
persone a compiere analisi previsionali dei risultati.

Gli utenti possono creare “esplorazioni” – grafici e
diagrammi personalizzati, visivamente efficaci – che consentano
di condividere i propri studi accademici o le analisi effettuate,
dando la possibilità a tutti di vederli e commentarli. Possono
essere organizzate poi discussioni interattive sulle implicazioni
di un trend statistico. I gruppi di rappresentanza dei cittadini o
i funzionari pubblici potrebbero usare questo tipo di analisi per
ottenere consensi, validare una politica proposta, suggerire la
modifica o la creazione di un programma pubblico.

Nel 2008, secondo le Nazioni Unite, più di metà della popolazione
umana mondiale ha iniziato a vivere nelle città per la prima volta
nella storia dell’umanità.

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