Dal 19 al 22 ottobre è in programma All Digital-Smart Building consolidando la partnership con BolognaFiere con un programma di medio termine che unisce le sorti del SAIE, la maggiore fiera italiana dell’edilizia, a quelle dell’evento di riferimento per il settore dell’impiantistica elettrica ed elettronica in Italia. All Digital-Smart Building, giunto alla terza edizione, è un progetto espositivo dal chiaro obiettivo strategico: supportare il rilancio dell’edilizia in Italia attraverso l’aggiornamento tecnologico dell’impiantistica degli edifici, residenziali, commerciali o industriali. Come spiega infatti Paolo Dalla Chiara, presidente di All Digital-Smart Building, «è assodato che il mercato edilizio nazionale sarà dominato dalle ristrutturazioni e riqualificazioni; il fattore chiave è perciò un’impiantistica al passo con i tempi, quindi efficiente e soprattutto online. Grazie alla fibra e al satellite il patrimonio riqualificato sarà in grado di tornare sul mercato e agganciare la prossima rivoluzione, già in atto: quella dell’Internet of Things, del dialogo machine to machine e delle smart city».
Quali sono i soggetti imprenditoriali coinvolti in questo processo di rinnovamento?
«Lo scorso anno decine di migliaia tra installatori, integratori, progettisti e costruttori si sono incontrati a Smart Building. Dall’indagine del SAIE la nostra area è stata giudicata dai visitatori la seconda ragione di visita della manifestazione, non a caso dopo quella dedicata al risparmio energetico, con la quale esistono molti punti di contatto. I soggetti sono molteplici, quindi, ma in prima fila ci sono installatori e progettisti».
Qual è la mission di All Digital-Smart Building?
«Essere la fiera di riferimento della building automation e dell’impiantistica più evoluta, rappresentare la componente intelligente dell’edificio: dai sistemi di connessione ai device che ne governano l’esercizio in chiave di risparmio energetico, sostenibilità, benessere, sicurezza, comunicazioni ed entertainment. Questo è un mercato in espansione: lo dicono tutte le statistiche, ma anche il forte incremento di aziende che stanno aderendo alla nostra iniziativa. Prendiamo ad esempio le stime impressionanti sull’Internet of Things: una ricerca Deloitte segnala che a fine 2016 ci saranno nel mondo 22,9 miliardi di oggetti connessi, il doppio del 2014. All’evidenza, non proponiamo il futuro, ma il presente».
Lo scorso anno avete individuato come tema chiave la legge che prevede l’obbligo del cablaggio verticale per gli edifici. Quest’anno su cosa focalizzate l’interesse?
«Su un dettaglio cruciale di quella legge, che parla esplicitamente di “infrastruttura fisica multiservizio”. Il tema chiave è appunto l’impianto multiservizio, il centro “neuronale” dell’edificio, quello che permette di rendere l’edificio intelligente ed efficiente, collegandovi tutti i servizi digitali ed anche elettrici di cui abbiamo bisogno: telefonia, dati, TV on demand, telecontrollo dei consumi, teleassistenza medica, colonnine per la ricarica delle auto elettriche e via elencando».
È possibile anticipare qualche novità a livello di partecipazione?
«Nomi come Epson, Canon, Sony saranno presenti in un’area specializzata coordinata da SIEC, l’associazione che raggruppa le aziende dell’integrazione di sistemi. Queste aziende offriranno anche interessanti dimostrazioni di soluzioni innovative relative alle tecnologie AVC. Ma non dimentichiamo la presenza di broadcaster come tivùsat e Sky, di internet provider satellitari come Open Sky, di aziende dedite alla fibra, alla ricezione TV, alla domotica. Poi le associazioni di categoria come CNA e Confartigianato, a cui aderiscono la maggioranza delle aziende di installazione, ma da quest’anno ci saranno anche quelle rappresentative di settori come la building automation e la sicurezza, gli amministratori di condominio dell’ANAPI, figure indispensabili per far decollare la domanda, i centri di formazione; uno spaccato di tutto ciò che offre il mercato in materia di edificio intelligente».
Possiamo considerare All Digital-Smart Building evento di filiera?
«Con SAT EXPO abbiamo organizzato un evento di filiera per oltre 15 anni, quella del satellite. La filiera di cui parliamo ora è più complessa e si va componendo grazie alla rivoluzione digitale che ha avvicinato settori tra loro un tempo distanti. È un mercato diverso che mette assieme vecchi e nuovi protagonisti. Ci sono professioni che cambiano, come quella dell’installazione che riguarda migliaia di imprese artigiane, e non a caso abbiamo lanciato il programma “Smart Installer”. Il nostro progetto è sviluppare una piattaforma attiva tutto l’anno che abbia al centro la fiera di Bologna con una componente espositiva rilevante, ma con un’altra, non meno importante, incentrata sull’informazione e la formazione professionale. Con le aziende partner vogliamo essere la risposta ad una domanda crescente di conoscenza che è la premessa irrinunciabile allo sviluppo del mercato, tenuto anche conto delle notevoli novità normative».
Quali sono queste novità?
«Schematicamente: a luglio 2015 è entrato in vigore l’obbligo di infrastrutturazione verticale per gli edifici nuovi e ristrutturati, a luglio di quest’anno diventa attuativo il decreto legge che equipara la cablatura dei condomini a una rete tlc. Questo è il fatto nuovo, che mette nelle condizioni i proprietari di immobili di trasformare i propri impianti multiservizi in altrettanti centri di ricavo, attraverso il meccanismo dell’equo compenso. È potenzialmente una rivoluzione a vantaggio dell’utente finale, ma anche delle migliaia di installatori, di piccole e medie imprese e dei fornitori di servizi. Si delinea un mercato nuovo e più aperto che cercheremo di raccontare a chi verrà a Bologna per cogliere assieme un’opportunità unica».