LA STRATEGIA

Agenda digitale e smart city, Roma mette sul piatto 35 milioni

Le risorse nell’ambito del Piano Metro Plus. Tra i progetti finanziati l’implementazione della Casa digitale del cittadino e della Data Platform. Il sindaco Gualtieri: “Innovazione al centro del nostro modello di sviluppo”

Pubblicato il 13 Set 2023

1600px-Piazza_del_Campidoglio_Roma

Smart city, Roma affila le armi e mette sul piatto 150 milioni. La Giunta capitolina ha approvato il Piano Operativo di attuazione del Piano Nazionale Metro Plus (PN) 2021/2027 orientato a realizzare gli obiettivi strategici relativi ad Agenda digitale, Innovazione urbana, Sostenibilità Ambientale, Mobilità Urbana Multimodale e Sostenibile, Servizi per l’Inclusione e l’Innovazione Sociale e la Rigenerazione Urbana.

Il Piano sarà inviato all’Autorità di gestione (ex Agenzia per la coesione) che entro un mese si pronuncerà sulla validità dei progetti per liberare le risorse necessarie.

35 milioni per l’Agenda digitale

Dei 150 milioni del Piano, 35 sono destinati alle priorità Agenda digitale e Innovazione urbana con i fondi ripartiti per i seguenti progetti:
Acquisizione dati geospaziali – Geo Roma: 9 milioni
Evoluzione Casa Digitale del Cittadino: 8,5 milioni
Evoluzione Roma Data Platform: 2,5 milioni
Rigenerazione strutturale dello spazio della Casa della Sostenibilità : 3 milioni
Sviluppo della Rete delle Case: 12 milioni.

Avanti tutta sulle risorse per l’innovazione

“L’approvazione del Piano è un passo fondamentale per ottenere i fondi necessari affinché l’amministrazione possa programmare, agire e realizzare ulteriori interventi su infrastrutture, innovazione, assistenza, parità di genere, inclusione e mobilità – spiega il sindaco Roberto Gualtieri – L’insieme dei progetti presentati all’Autorità è stato il frutto di un lungo e attento lavoro di individuazione degli interventi necessari per dare più servizi ai territori e ai cittadini, ricucire le periferie al resto della città, puntare su innovazione e start up creative, creare una mobilità pubblica sostenibile e green e accogliere aiutare e integrare le persone che hanno bisogno. Insieme ai bandi del Pnrr, i fondi PN possono agire laddove i primi non arrivano o non sono sufficienti e l’insieme dei progetti presentati rappresenta proprio la complementarità e la felice coesistenza di questi due straordinari strumenti di finanziamento”.

Esempi di interventi finanziati

  • Previsti investimenti per 10 milioni al fine far vivere gli incubatori d’impresa già previsti dai Pui (Piani Urbani Integrati), sostenendo programmi di sviluppo di start-up e nuove imprese in settori chiave quali la transizione digitale ed energetica e l’innovazione sociale;
  • 40 milioni sull’efficientamento energetico e riqualificazione degli edifici scolastici;
  • 10 milioni su 11 interventi in materia di accoglienza alle donne vittime di violenza e supporto all’acquisizione di una nuova autonomia dopo episodi di violenza, prevedendo Centri antiviolenza, case rifugio e semiautonomia e inserimento nel mondo del lavoro;
  • 10 milioni per progetti di integrazione delle comunità Rom, Sinti e Camminanti, creazione di percorsi di autonomia per neomaggiorenni e famiglie monogenitoriali con minori e potenziamento dell’offerta formativa;
  • 20 milioni per tre progetti che prevedono la realizzazione o la creazione di infrastrutture digitali strategiche, con l’obiettivo di accelerare il processo di digitalizzazione dei servizi pubblici a beneficio di tutti i cittadini.

Il ruolo di Roma Capitale

A differenza della partecipazione a procedure di bando predeterminate previste dal Pnrr, il PN Metro Plus pone Roma Capitale nel ruolo di “organismo intermedio”, in grado di pianificare e programmare gli interventi di cui necessita sul territorio, anche e soprattutto dove il Pnrr non prevede investimenti o dove gli investimenti non sono sufficienti alle necessità del territorio di riferimento.

In tal senso e in questo particolare momento storico il Pnrr e il PN sono definibili come complementari, concomitanti e sinergici fra loro. L’attività di progettazione e pianificazione viene portata avanti e monitorata nel tempo dal Dipartimento Pianificazione Strategica e Pnrr e dai Dipartimenti tematici di Roma. Il PN riguarda, oltre Roma, altre 14 città capoluogo delle aree metropolitane d’Italia ed è riconosciuto come una best practice dalle istituzioni europee riguardo all’integrazione, la coesione e lo sviluppo territoriale e il Piano Operativo di Roma Capitale è coerente con il Piano Strategico della Città Metropolitana di Roma, adottato sulla base degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu ed articolato sulla base dei tre Assi prioritari dell’Innovazione, Sostenibilità e Inclusione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati