A tre anni dal via si conclude di Eolo Missione Comune, che ha visto 300 comuni sotto i 5.000 abitanti aggiudicarsi 3 milioni di euro in premi tech. Un bilancio di successo, scrive Eolo in una nota, “che ha raccolto sulla sua piattaforma oltre 2 milioni di voti e più di 23mila missioni svolte dai cittadini” a dimostrazione della spinta digitale dei piccoli Comuni italiani.
Le Regioni e le Province più virtuose
Sul podio delle Regioni con maggior numero di piccole realtà premiate troviamo il Piemonte, con 90 comuni premiati, seguito a pochissima distanza dalla Lombardia, ferma a 85 Comuni. Anche il terzo posto è stato combattuto fino alla fine, con l’Abruzzo che la spunta sulla Liguria, con 28 Comuni premiati contro 26.
Tradotto a livello economico, significa che Eolo ha donato in questi tre anni circa 900mila euro al Piemonte, 850mila alla Lombardia, 280mila all’Abruzzo e 260miula alla Liguria.
Dal bilancio emergono anche le Province che hanno scalato la classifica negli ultimi 3 anni: ai primi posti spiccano Cuneo, Alessandria, Bergamo e Varese, con circa 20 Comuni premiati, mentre il centro-sud si difende con la Provincia di Chieti e i suoi 15 Comuni premiati.
I premi digitali assegnati
Fra i premi digitali messi a disposizione delle realtà vincitrici da Eolo Missione Comune, soluzioni tecnologiche ideate per la digitalizzazione del sistema scolastico, sistemi di video sorveglianza, connettività gratis per due anni e altro ancora. “Tutti strumenti – fa sapere l’azienda – ideati per portare anche le realtà più piccole a innovarsi”.
La guerra italiana al digital divide
“Questi numeri dimostrano il nostro impegno concreto verso una digitalizzazione inclusiva di tutto il Paese – dice Marzia Farè, Communication Director di Eolo –. Da 16 anni noi di Eolo siamo in prima linea nella lotta al digital divide, tema oggi centrale nel dibattito pubblico e a cui il Pnrr destina fondi consistenti. Perseguiamo, infatti, alcune specifiche finalità di beneficio comune e impatto positivo verso la società e l’ambiente”.
In particolare l’azienda “si impegna – spiega ancora Farè – a rispondere ai punti dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu. In particolare al punto 9, che riguarda la creazione di infrastrutture resilienti per un processo di industrializzazione inclusivo e sostenibile, a cui Eolo risponde sviluppando l’offerta di una connessione stabile e diffusa per facilitare l’inclusione sociale e lavorativa; e il punto 11, che riguarda il contributo a rendere sostenibili e inclusive le città, a cui contribuiamo cercando di invertire il processo di urbanizzazione selvaggia grazie all’attenzione verso i piccoli comuni”.