Firenze si candida a essere una delle Smart City più all’avanguardia d’Italia. Mobilità elettrica, pubblica e privata, ed efficienza energetica sono i punti cardine della collaborazione tra Comune di Firenze e Enel. Di Firenze Smart City hanno parlato questa mattina a Palazzo Vecchio il sindaco, Dario Nardella, l’Ad di Enel, Francesco Starace, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini, e il direttore della Divisione Global e-Solutions di Enel, Francesco Venturini.
Nella città di Firenze verranno realizzati nei prossimi 5 anni investimenti per 10 milioni di euro nel quartiere di Novoli/Piagge/Cascine, realizzando un’azione complessa e integrata mirata a migliorare l’efficienza energetica (smartgrid, smartlighting, teleriscaldamento per oltre 700 utenti con seasonal storage solare, 600 dispositivi smart info), la mobilità sostenibile (trasformazione di 100 taxi con motore termico a motore elettrico, ampliamento rete ricarica elettrica con servizio fast recharge, app per i cittadini e i turisti), lo sviluppo dell’Ict e dell’internet of things (urban control center con piattaforma comune alle tre città pilota, panchine smart, smartwaste), la resilienza e la sicurezza (smartgrid, videosorveglianza, Sos).
Sul fronte della mobilità elettrica, novità in arrivo per le ricariche Fast Recharge Plus dedicate ai taxi elettrici, che permettono di ricaricare l’auto in circa 20 minuti: dopo le prime due stazioni di piazza Francia e via del Cavallaccio, sono state inaugurate questa mattina altre due stazioni di ricarica in controviale Guidoni e piazzale Donatello ed è stato concordato con il Comune e con i tassisti di Firenze l’installazione di due ulteriori colonnine in via Venosta e in un’altra posizione da definire.
La realizzazione del sistema di colonnine super fast recharge per i tassisti è parte di un più ampio progetto, che vede il Comune di Firenze e Enel partners e prevede investimenti per oltre 30 milioni di euro nelle tre città pilota di cui 25 finanziati dalla Commissione europea e il resto da privati.
“Il governo ha contezza di questo piano, che rientra fra le varie alternative di mobilità sostenibile, e non è l’unica all’interno della strategia energetica nazionale – ha spiegato Starace – I fondi a disposizione di questa infrastruttura sono diversi da regione a regione e quindi anche là il lavoro va fatto da regione a regione. Abbiamo contatti continui con il ministro Delrio perché questa infrastruttura afferisce al ministero dei Trasporti e quindi ha a che vedere con loro”.