LA RICORRENZA

Giornata del lavoro agile, a Roma 11mila “smart worker”

Coinvolti i dipendenti di 50 amministrazioni pubbliche e 30 società private, ma il primato è di Milano. Monica Parrella: “La PA si sta adeguando, ma non bastano le norme, occorre una cultura favorevole”

Pubblicato il 13 Dic 2018

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Roma festeggia la sua giornata del lavoro agile. Nella capitale lo smart working coinvolge oggi 11mila persone, dipendenti di 50 amministrazioni e aziende pubbliche e di 30 società private, che oggi hanno aderito alla prima giornata cittadina del lavoro agile.

Il progetto di Lavoro Agile promosso del Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri ha l’obiettivo di diffondere lo smart working anche nella Pa, dove oggi stenta ancora a decollare. Alla giornata hanno aderito la presidenza del Consiglio, otto ministeri, le università, la Banca d’Italia, Consob, le amministrazioni locali e le maggiori società pubbliche, per un’iniziativa destinata a diventare ricorrenti almeno fino al 2020.

“Nel privato il lavoro agile è molto diffuso e i risultati sono ottimi, sia in termini di conciliazione che di produttività – afferma Monica Parrella, direttrice dell’Ufficio per gli interventi in materia di Parità e Pari Opportunità di Palazzo Chigi – Nel pubblico impiego c’è una normativa che impone di garantire almeno al 10% del personale di poter fare il lavoro agile. Piano piano le amministrazioni lo stanno sperimentando ma è chiaro che le cose non succedono se semplicemente c’è una norma, occorre una cultura favorevole”

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