LA CLASSIFICA

Milano “capitale” delle smart city, Roma al 46mo posto. Si amplia il gap Nord-Sud



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Svelato il City Vision Score a cura di Blum e della società di consulenza Prokalos: 30 gli indicatori mappati. Il Nord-Est al top, il primo comune del Mezzogiorno in 163ma posizione

Pubblicato il 28 ott 2024



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Milano si conferma anche quest’anno la città più smart d’Italia. E nella top 10 dei Comuni “intelligenti” non ce n’è nemmeno uno sotto il Rubicone, a riprova che permane un forte gap tra Nord e Sud. Roma, ad esempio, si trova al 46esimo posto nel ranking dei capoluoghi più smart e al 1.412esimo posto di quello di tutti i Comuni.

Questo il risultato più lampante del City Vision Score, la classifica delle città intelligenti in Italia arrivata alla sua seconda edizione. Realizzato da Blum e dalla società di consulenza Prokalos, il City Vision Score misura il grado di smartness di tutti i Comuni italiani su una scala da 10 a 100. Aggrega e sintetizza 30 indicatori elementari riferiti a 6 dimensioni del concetto di smart city: smart governance, smart economy, smart environment, smart living, smart mobility, smart people.

Gap Nord-Sud

Lo studio conferma il cronico gap Nord-Sud, con il Nord Est che, in particolare, si afferma come la macro area più smart d’Italia. Scorrendo lo score generale, come detto, la città italiana più “intelligente” risulta Milano, seguita sul podio da Credera Rubbiano (Cremona) e Cordovado (Pordenone). Seguono Imola (Bologna), Casaletto Vaprio (Cremona), San Secondo Parmense (Parma), Arquà Petrarca (Padova), Soverzene (Belluno) e Collebeato (Brescia). Il primo comune “smart” non del Nord che si incontra è Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, Toscana, al 39esimo posto. Per incontrare un comune del Sud Italia nello score generale si deve scendere fino al 163esimo posto, dove si posiziona Fara San Martino (Chieti, in Abruzzo).

Le città capoluogo

I dati della ricerca, letti attraverso la lente delle città capoluogo di provincia, non mostrano una fotografia diversa: nella top-50 figura un solo capoluogo del Sud, Teramo (Abruzzo). La top 10 di quest’anno dei capoluoghi più “smart” è totale appannaggio delle realtà del Nord, e per di più di sole 3 Regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna). Al primo posto si conferma Milano, seguita da Treviso e Parma sul podio.Seguono Vicenza, Bologna, Padova, Pordenone, Brescia, Bergamo e Ferrara. Si continua con Modena, Pisa, Forlì, Firenze, Piacenza, Monza, Lodi, Trento, Torino e Ancora per chiudere la top 20.

Nonostante il divario Nord-Sud sia schiacciante, ci sono sorprese come Roma e Teramo che si trovano sopra Bolzano. Oppure Oristano, Caserta, Lecce, Benevento e Bari, sopra Aosta.

La top 3 dei micro-comuni con meno di 2mila abitanti

La ricerca di City Vision offre una panoramica di classifiche divise per grandezza di Comuni. Tra i comuni più piccoli, con meno di 2mila abitanti, i più “smart” sono Credera Rubbiano (Cremona), Piobbico (Pesaro Urbino), e Fara San Martino (Chieti).

La top 3 dei piccoli comuni, tra 2mila e 50mila abitanti

Tra i comuni con 2mila e 50mila abitanti, la classifica premia Cordovado (Pordenone), Bagno a Ripoli (Firenze), e Montorio al Vomano (Teramo).

La top 3 delle città medio-piccole, tra 50mila e 100mila abitanti

Tra le città da 50mila a 100mila abitanti, il miglior punteggio è di Imola (Bologna), Pisa, e Teramo.

La top 3 delle città medio-grandi, tra 100mila e 500mila abitanti

Tra le città con più di 100mila abitanti e meno di 500mila, al Nord prevale Milano, al Centro Firenze e al Sud Cagliari.

Buone pratiche

City Vision premia alcuni Comuni per le “buone pratiche”. Quest’anno sono stati premiati Gualdo Tadino (Ancona) per il suo sportello virtuale, Cirò Marina (Crotone) per il progetto di accessibilità, Seregno (Monza Brianza) per il suo Piano Clima, Rocca Sinibalda (Rieti) per il progetto “IN. Alta Sabina”, e l’Asl5 di La Spezia per il progetto “CreatiLaVita”.

Il Comune di Pesaro riceve il Premio speciale City Vision per il suo percorso di trasformazione intelligente. “Per noi Smart city significa non solo tecnologia, ma soprattutto centralità della persona”, spiega Domenico Lanzilotta.

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