Il Campidoglio scommette sulla smart city. Il Comune di Roma si dota di uno strumento dinamico per utilizzare le nuove tecnologie digitali e costruire una città intelligente, a misura dei cittadini. Si tratta del Piano Roma Smart City, un documento programmatico all’interno del quale sono descritti 81 progetti già avviati, su un totale di 168, e le linee guida per il futuro smart di Roma Capitale.
“Con questo piano aggiungiamo un ulteriore tassello alle tante iniziative già avviate in questi anni – spiega la sindaca Virginia Raggi – Voglio sottolineare infatti, che Roma ha fatto grandi passi avanti nell’utilizzo della tecnologia, aggiudicandosi il quarto posto nell’ICity Rank 2020 e scalando così la classifica delle città intelligenti e sostenibili presentata da Forum PA. Solo nel 2019, era al quindicesimo posto: ora siamo tra le città più digitalizzate d’Italia e il nostro percorso continua”.
Ciascuna iniziativa è inserita all’interno di uno specifico settore, tra i 10 ambiti di intervento considerati prioritari: Sicurezza, Sviluppo Economico, Partecipazione Culturale, Trasformazione Urbana, Turismo, Educazione e Scuole, Sociale, Energia, Ambiente e Mobilità, Trasversale.
I progetti già avviati prevedono un investimento iniziale di 200 milioni di euro e sono stati valutati dall’Ufficio di supporto alla transizione digitale. Tra questi spicca Roma Data Platform: una piattaforma in grado di raccogliere, analizzare ed esporre i dati interni ed esterni relativi a Roma Capitale. I dati saranno a disposizione di tutti (open data) e sono previste sperimentazioni di servizi e modelli di cooperazione con istituzioni e privati. Il progetto ha come fine ultimo la promozione del turismo e dello sviluppo economico, ma anche l’incremento della sicurezza e l’introduzione di nuovi servizi alla collettività.
Star è, invece, la piattaforma Segnalazione e Tracciamento delle Anomalie sulle strade di Roma, realizzata con l’obiettivo di gestire in maniera più efficace e più efficiente i lavori di sorveglianza e pronto intervento sulle strade della Grande Viabilità (circa 800 km) del Comune di Roma. Inoltre, il nuovo metodo Pavement Management System (PMS) permetterà di avere una mappatura delle strade da riasfaltare, con l’obiettivo di ottimizzare le spese, di pianificare gli interventi rendendoli più efficienti e di risparmiare fino a tre volte sul lungo periodo.
Sul fronte dell’illuminazione “sostenibile” spicca il progetto Life-Diademe che introduce un nuovo sistema di controllo dell’illuminazione stradale, mirato a ridurre il consumo energetico del 30% e, conseguentemente, l’inquinamento luminoso e atmosferico. Una rete di 1.000 sensori – posizionati nell’area di test nel quartiere Eur di Roma – acquisirà dati su rumore, traffico ed inquinamento atmosferico.
Per la segnaletica turistica interattiva verranni installati pannelli con Qr Code nei 100 siti di maggiore interesse storico-artistico della città. Un servizio innovativo di orientamento e contenuti multimediali (che rimanda a un’apposita sezione sul portale ufficiale) accessibile dal proprio smartphone, tramite la scansione di un QR Code.
Il Piano Roma Smart City nasce da un percorso condiviso con il Laboratorio Smart City di Roma Capitale: quest’ultimo è un organismo composto da tutti gli interessati (multistakeholder) alla co-progettazione del futuro di Roma. Il Laboratorio Smart City di Roma Capitale opera con un approccio multidisciplinare che consente di riunire in un unico luogo l’mministrazione Capitolina insieme ai cittadini, alle associazioni, alle imprese, alle università, e ai centri di ricerca, per supportare l’attuazione del piano e l’elaborazione dei progetti futuri.
“L’innovazione e la tecnologia sono in grado di migliorare e semplificare la vita delle persone. A Roma stiamo facendo un grande lavoro di squadra e i risultati stanno arrivando -puntualizza il delegato della Sindaca all’Innovazione Max Bugani – La pandemia ci ha consentito di accelerare perché tutti hanno capito l’importanza degli investimenti in questo settore. Roma non ha rivali se continua in questo cammino che la sta trasformando in Capitale Smart, sfruttando un connubio fra patrimonio storico-culturale e tecnologia che non ha eguali al mondo”.
“Con il rilancio del Laboratorio Smart City di Roma Capitale – che avviene oggi – cittadini, associazioni, imprese, università e Amministrazione Capitolina hanno finalmente un luogo dove contribuire attivamente ai progetti che cambieranno il volto della Capitale – conclude il presidente del Laboratorio Smart City Leandro Aglieri – Quello di oggi è un punto di inizio, non un punto di arrivo. Abbiamo condiviso con la sindaca questo importantissimo passaggio che apre una nuova fase di collaborazione con l’attuale vertice del Campidoglio”.