Il rilancio dei borghi italiani passa per il digitale. Il Mibact ha lanciato l’avviso pubblico da 750mila euro per il finanziamento di attività culturali finalizzate a favorire la rigenerazione culturale, turistica ed economico-sociale dei piccoli Comuni.
Il bando si propone, in particolare, di creare opportunità di sviluppo attraverso l’incubazione di imprese culturali, creative e innovative di comunità, di rafforzare l’offerta turistica dei territori e di promuovere le eccellenze dei borghi italiani. Tra gli obiettivi anche la valorizzazione e il sostegno di contenuti innovativi nelle attività di educazione e formazione, nonché lo sviluppo di approcci progettuali integrati pubblico-privato, per incentivare progetti orientati alla sostenibilità e all’accessibilità, anche attraverso l’impiego delle nuove tecnologie.
“I borghi – spiega la sottosegretaria al Mibact Anna Laura Orrico – sono il sistema nervoso del nostro Paese. L’emergenza sanitaria ci ha spinto a riscoprirli come luoghi non solo da visitare ma in cui vivere, sperimentare, fare impresa, creare lavoro, attivare modelli di economia innovativi, equilibrati, sostenibili. L’Avviso pubblico mira allora a valorizzare i percorsi di rigenerazione culturale, sociale, economica, urbana, partiti in questi anni nei borghi. L’obiettivo è mappare e raccontare le buone pratiche già attive sui territori e promuoverne di nuove, in modo che le esperienze di successo possano essere riprodotte altrove, che le competenze acquisite da una comunità possano essere trasferite ad altre comunità. Ma non è tutto. Vogliamo anche spingere i Comuni ad agire in una logica di filiera, facendo rete con altri Comuni e attivando forme di partenariato interne, che coinvolgano attori istituzionali, privati, residenti”.
Destinatari dell’avviso sono i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti oppure fino a 10mila abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (Zto), con preferenza per quelli identificabili come aree prioritarie e complesse, nelle quali maggiore è l’esigenza dell’intervento pubblico.
Il bando intende favorire progettualità basate su approcci integrati: infatti i Comuni possono partecipare singolarmente, o in rete tra loro, e sono tenuti a costituire partenariati con almeno un ente non profit e con almeno un soggetto co-finanziatore. Il finanziamento erogabile prevede un limite massimo di 75mila euro per i Comuni che partecipano singolarmente e di 250mila euro per i Comuni che partecipano in rete.
“La valorizzazione e la promozione dei nostri borghi – evidenzia la sottosegretaria al Turismo del Mibact Lorenza Bonaccorsi – sono stati degli obiettivi che il Mibact e il Ministro Franceschini hanno portato avanti da sempre, perché rappresentano una chiave per rafforzare il sistema Paese e quindi anche la nostra offerta turistica. I borghi, poi, sono la sintesi perfetta di quel connubio per cui l’Italia è ai primi posti nella lista dei desideri dei turisti nel mondo, ovvero turismo e cultura. L’impegno del Mibact e della Direzione Turismo in questa direzione è stato massimo e questo avviso pubblico ne è l’ulteriore esempio. Si tratta di un’iniziativa concreta che, nonostante questo momento complesso, testimonia la volontà di lavorare per creare le condizioni tali per cui, quando questa pandemia sarà passata, gli italiani e i turisti da tutto il mondo potranno tornare a vivere la storia, la cultura e le tradizioni che i nostri borghi hanno custodito nel corso dei secoli”.
I partecipanti avranno 60 giorni per l’elaborazione dei progetti, che dovranno pervenire entro il 15 gennaio 2021. I progetti potranno prevedere, tra le altre attività, incontri, seminari, laboratori, mostre, rassegne, giornate di formazione, realizzazione di piattaforme o applicativi digitali, attività culturali e creative con particolare attenzione all’innovatività, alla sostenibilità e alla accessibilità delle proposte, al coinvolgimento della cittadinanza e all’impatto sul territorio.
I progetti vincitori potranno essere realizzati da aprile a luglio 2021. La programmazione deve essere pensata nel rispetto della normativa vigente in materia di contenimento del contagio da Covid-19.