INNOVAZIONE

Smart city, 5G e IoT spingono la mobilità sostenibile

Presentati i risultati di Moni5G, il progetto finanziato dal Mise e realizzato da Università di Cagliari, Linkem e Tiscali. Le nuove tecnologie al centro dello sviluppo di servizi user centric. Riflettori anche sulla gestione del servizio idrico

Pubblicato il 22 Lug 2022

digitale-mobilità

Le applicazioni intelligenti per la Smart City, basate sulle potenzialità delle tecnologie IoT, dell’infrastruttura di rete 5G e della blockchain, possono consentire il monitoraggio del movimento delle persone non solo all’interno dei mezzi pubblici ma anche in molti altri settori, come Turismo, Retail ed Eventi. Questo il risultato principale ottenuto da Moni5G– Smart Sardegna, il progetto in partnership tra Università di Cagliari, Linkem e Tiscali che a fine 2020 si era aggiudicato il bando finanziato dal Mise sulle tecnologie emergenti e che ha riguardato in particolare due use case relativi alla mobilità sostenibile e alla gestione del servizio idrico. I risultati si sono dimostrati inoltre ampiamente replicabili anche in contesti territoriali diversi da quello sardo.

“I positivi risultati di Moni5G dimostrano che le tecnologie innovative come Internet of Things, Intelligenza Artificiale e Blockchain, abilitate dalla rete 5G Fwa (Fixed Wireless Access) di Linkem, hanno un impatto concreto sull’innovazione dei servizi per le Smart City e, in ultimo, sulla qualità della vita quotidiana dei cittadini – evidenzia Daniele Righi, Chief Innovation and Business Development Officer di Linkem – La ricerca sulla mobilità sostenibile trova per esempio uno sbocco diretto su un mercato che si prevede in forte crescita nel breve periodo. I soli investimenti previsti dal Pnrr prevedono, infatti, quasi due miliardi di euro per l’acquisto di nuovi bus ecologici nei grandi Comuni, che dovranno essere obbligatoriamente dotati di contapersone automatico”.

Lo use case sulla mobilità, nel dettaglio, ha consentito in particolare di creare delle statistiche utili alla gestione dei servizi di mobilità della città; il secondo sulla gestione del servizio idrico ha consentito di automatizzare e trasmettere in tempo reale le misure dei parametri di qualità dell’acqua per attivare un monitoraggio e una ottimizzazione continua del processo di potabilizzazione. Per entrambi gli use case, la notarizzazione dei dati sulla Blockchain ha assicurato l’integrità e l’immutabilità dei dati acquisiti.

“Gli obiettivi che hanno animato tutti i partner tecnologici del progetto moni5G ed ancor più i risultati ottenuti, dimostrano come l’infrastruttura composta da 5G, fibra e cloud, insieme con intelligenza artificiale e blockchain, siano gli ingredienti base delle Future Communities di domani – sottolinea Andrea Podda, Direttore Network e Vendite di Tiscali – Il progetto finanziato dal Mise ha messo in evidenza le potenzialità delle partnership pubblico-private, fornendo un risultato in grado di offrire servizi a beneficio di tutti i cittadini”.

“Moni5G ha dimostrato le potenzialità di una integrazione delle competenze e tecnologie in infrastrutture avanzate di comunicazione e sensing, di calcolo e storage, nonché di elaborazione e notarizzazione per mettere a disposizione dei gestori di servizi pubblici informazioni chiave per una migliore gestione dei propri processi”, puntualizza Luigi Atzori, Professore di Telecomunicazioni all’Università degli Studi di Cagliari e Coordinatore del progetto per conto di UniCa, capofila del progetto.

L’utilizzo delle informazioni acquisite dai dispositivi di sensing testati durante il progetto sulla mobilità sostenibile, consentono inoltre di fornire una tecnologia innovativa che abilita due importanti scenari: il primo orientato alla competitività delle aziende di Trasporto pubblico locale che possono ottenere in maniera semplice ed automatica dati necessari alla pianificazione del servizio, oltre che al monitoraggio real-time della domanda, mentre il secondo è fortemente orientato all’ente erogatore del finanziamento pubblico che può ottenere un importante strumento di monitoraggio real-time del servizio e può facilmente ottenere informazioni pervasive sul load factor. Il progetto sulla gestione del servizio idrico fornisce invece una soluzione per l’analisi e il controllo del processo di trattamento delle acque mediante un sistema di sensori avanzati che consente di costruire un motore di intelligenza artificiale in grado di supportare gli operatori e rendere più efficiente il processo.

Allo sviluppo delle potenzialità delle reti di quinta generazione come abilitatore di sviluppo e di servizi per i cittadini e le Smart City sarde hanno contribuito anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), l’azienda FlossLab e l’azienda GreenShare. L’implementazione delle due iniziative si è tenuta in siti pilota nell’area urbana ed extraurbana di Cagliari, grazie alla collaborazione di Ctm e Abbanoa, e in altri Comuni sardi interessati come quello di Guspini.

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