INNOVAZIONE

Smart city, ecco i trend tecnologici per il 2024

Intelligenza artificiale, digital twins e nuovi modelli di prop-tech strumenti chiave per una pianficazione urbana efficiente e sostenibile. Ma serve mettere al centro il cittadino e i suoi bisogni. Cruciale la collaborazione tra istituzioni. Lo scenario delineato in occasione dello Smart City Expo

Pubblicato il 12 Gen 2024

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Il 2024 sarà l’anno in cui le sfide smart nelle città si intensificheranno contribuendo a modificare i servizi, il paesaggio e il modo di vivere gli spazi urbani. Lo Smart City Expo World Congress ha delineato i 10 trend tecnologici che contribuiranno a costruire una città smepre più citizen centric.

Intelligenza artificiale per un urbanesimo più intelligente

Il lancio di sistemi di AI sempre più evoluti insieme alla spinta regolatoria data dalle isituzioni – l’AI Act europeo ne è un esempio – hanno impatti anche sulle città, in particolar modo sulla pianificazione urbana e sui servizi.  Dal monitoraggio delle discariche AI-Based fino alla costruzione di edifici che ottimizzano il riscaldamento e riducono le emissioni di gas serra, le opportunità che l’intelligenza artificiale offre alle città sembrano essere infinite.

“Tuttavia – avvertono gli esperti dello Smart City Expo – prima che le istituzioni cittadine si affidino a questa tecnologia per prendere decisioni strategiche, è necessario che assumano una propettiva etica, accompagnando l’implementazione di questi nuovi strumenti con una regolamentazione più rigorosa e adeguata”.

Metaverso e digital twin tecnologie disruptive per la pianificazione

Dal predire i modelli di traffico alla creazione di spazi urbani sostenibili e alla possibilità di collaborare nel ridisegno di interi dei quartieri, questi strumenti rappresentano il futuro della pianificazione urbana. Tuttavia preoccupazioni legate alla privacy nonché il tema dell’inclusione rischiano di essere un ostacolo. Come superarlo?  Mettendo al centro le persone e i loro bisogni sfruttando le infinite potenzialità delle tecnologie.

Smart mobility per il target net zero

Anche se i trasporti contribuiscono per circa il 26-28% delle emissioni totali di gas serra, le città non hanno intenzione di rallentare. È per questo motivo che l’innovazione nella mobilità urbana nel 2024 si concentrerà sulla riduzione delle emissioni di gas serra provenienti dai trasporti. Secondo le previsioni dello Smart City Expo nel 2024 vedremo maggiori investimenti e politiche più ambiziose a favore di veicoli ad energia alternativa, come l’idrogeno elettrico e a batteria, nuove forme di trasporto pubblico e logistica urbana a zero emissioni.

Strumenti digitali e nuovi modelli di prop-tech guideranno la rivoluzione negli edifici

Il modo in cui progettiamo, costruiamo e pianifichiamo gli edifici non può prescindere da come immaginiamo il futuro delle nostre città. Ecco perché stanno emergendo nuovi strumenti digitali e nuovi modelli di organizzazione degli spazi per sostenere decisioni orientate alle persone, creare comunità sostenibili e inclusive e migliorare la qualità della vita. L’intersezione tra tecnologie, comunità e vita è la chiave per gli edifici, le infrastrutture e gli spazi urbani del futuro.

Tecnologia e guerre “urbane”

Nel 2023 abbiamo assistito conflitti armati che si svolgono sempre più spesso nel cuore delle città. La guerra “urbana” mette a rischio la vita dei civili e delle infrastrutture vitali, scuotendo le fondamenta di una vita dignitosa. All’interno delle città la vicinanza degli spazi civili ai bersagli militari amplifica l’impatto di attacchi devastanti, mettendo a rischio vite innocenti. La tecnologia è emersa come un elemento cruciale nei conflitti urbani e nel 2024 vedremo consolidarsi la sua influenza. I droni e la guerra digitale, insieme alle armi tradizionali, prolungheranno i conflitti e aumenteranno il numero di vittime. Tuttavia una tecnologia sempre più accessibile sarà cruciale per dare potere ai cittadini e sostenere le iniziative umanitarie.

Tecnologie innovative per la gestione delle acque

L’emergenza climatica sta mettendo sotto pressione i sistemi idrici: entro il 2050 si prevede che oltre 5 milioni di persone vivranno in aree con scarsità di acqua; il 2023, con le sue siccità ricorrenti e prolungate in tutto il mondo, ha reso chiaro che il fenomeno della mancanza di risorse idriche non è un problema destinato a scomparire a breve. Il 2024 sarà l’anno in cui saranno presentate innovative soluzioni per la gestione efficace delle acque nelle città. L’economia blu sarà dunque un settore in crescita, ma coordinare gli sforzi sarà necessario per garantire la sostenibilità.

“E’ fondamentale rafforzare le alleanze e agire in una buona governance, potenziare il ruolo delle città e delle regioni nella definizione delle politiche per l’acqua e collaborare per promuovere la sicurezza idrica per un’economia blu sostenibile”, avvertono gli esperti.

Investimenti sul verde urbano

Le aree verdi pubbliche sono fondamentali non solo per abbassare la temperatura nelle città, ma anche per mantenere una migliore qualità dell’aria. Negli ultimi anni, si è sentito sempre più parlare di fenomeni dannosi nelle città come l’inquinamento dell’aria o l’effetto serra. La mancanza di verde urbano è anche responsabile di tassi più elevati di eco-ansia e depressione.

Si stima che, aumentando almeno del 30% il verde nelle città, oltre un terzo delle morti premature dovute al calore potrebbe essere evitato. In questo contesto i governi locali si assumeranno la responsabilità di aumentare la copertura arborea urbana, salvare vite e migliorare la salute mentale dei cittadini.

Le città nel contesto geopolitico

Nel 2024 le città, che ospitano oltre la metà della popolazione mondiale e sono vitali per l’economia, assumeranno un ruolo centrale a livello globale. “Oggi – concludono gli sperti dello Smart City Expo –  le metropoli devono svolegere un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi comuni. Sfide come la crisi climatica, il progresso socio-economico e la salvaguardia dei diritti umani mettono in evidenza le complessità di questa nuova era urbana. L’era delle città che agiscono in modo indipendente è finita: la collaborazione è ora l’elemento chiave per il progresso”.

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