Rigenerare in chiave digitale la Darsena di Ravenna con la realizzazione di una grande piattaforma tecnologica per gestire dati su traffico, inquinamento ambientale e consumi energetici di lampioni, edifici e singole abitazioni. È questo l’obiettivo del progetto Dare (Digital environment for collaborative Alliances to Regenerate urban Ecosystems), con cui il Comune romagnolo ha ottenuto uno dei finanziamenti più alti (oltre cinque milioni di euro) al quarto bando europeo “Urban Innovative Action”, classificandosi tra le prime 20 città su 176 totali.
Un ambiente collaborativo coordinato da Enea
Enea lavorerà a fianco del Comune di Ravenna per la progettazione della prima infrastruttura digitale della città nell’area portuale-industriale, interessata da profondi processi di dismissione, dove attualmente vivono circa 20 mila persone. Saranno realizzati interventi di rigenerazione ambientale, abitativa e turistica seguendo tre grandi linee di azione: la creazione di un ambiente digitale che servirà a gestire i dati provenienti da una rete capillare di sensori sul territorio; l’innovazione del ruolo della Pa, che dovrà mettere a sistema politiche pubbliche, opportunità di impresa e bisogni dei cittadini; la diffusione di una cultura digitale, sempre più connessa a turismo, lavoro, salute, sicurezza e vivibilità del territorio.
“Per questo progetto utilizzeremo un approccio di tipo collaborativo, su cui di fatto si basa tutta l’infrastruttura tecnologica” spiega in una nota Paola Clerici Maestosi, ricercatrice della Divisione Smart Energy e responsabile del progetto per Enea. “I cittadini saranno coinvolti tramite vari strumenti, come il portale, le app, i totem informativi, le panchine interattive, ma anche eventi e laboratori, per instaurare un dialogo diretto e costante con l’amministrazione comunale; questa interazione permetterà di offrire nuovi servizi al cittadino e di progettare interventi condivisi di rigenerazione urbana, per rendere l’area della Darsena attrattiva per residenti, turisti e investitori. I cittadini, quindi, non saranno solo i destinatari ma gli artefici della rinascita del loro territorio. E, una a volta raggiunto questo obiettivo, lavoreremo per rendere queste strategie di rigenerazione urbana un modello estendibile a tutta Ravenna e un esempio replicabile in altre città europee”.
Oltre a Enea e Comune di Ravenna, al progetto Dare partecipano Cineca, Chia Lab, Alma mater studiorum – Università di Bologna, European Crowdfunding Network Aisbl, Studiomapp, Cifla -Fondazione Flaminia Innovation Center, BiPart Impresa sociale, Cna, CertiMaC e Legacoop Romagna.