Digital transformation e governance della smart city. Saranno questi di due filoni di indagine di ICity Lab 2018, la manifestazione di Fpa che si terrà quest’anno a Firenze il 17 e 18 ottobre prossimi, presso il Palazzo degli Affari (Congress and Exhibition Center).
Il capoluogo toscano, che ospiterà questa settima edizione dell’evento, è risultato terzo per smartness nel Rapporto ICity Rate 2017, la ricerca annuale di FPA dedicata alle smart city. A rendere competitiva Firenze, oltre alle politiche di crescita e sviluppo, sono state la politica ambientale, l’investimento per la trasformazione digitale e l’innovazione del modello di governance della città.
“Il tema di fondo rimane quello della sostenibilità della dimensione urbana – scrive il dg di Fpa, Gianni Dominici – Già lo scorso anno mettemmo in evidenza come sia oramai impossibile parlare di smart city senza tenere conto degli obiettivi della Strategia per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. A questo fine proponemmo una nuova definizione di città smart che coniugasse i due aspetti. Dalla nostra prospettiva, la Smart Sustainable City è la città che fa ricorso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per portare avanti processi di innovazione istituzionale, culturale ed organizzativa, per migliorare la qualità della vita, i livelli di occupazione, la competitività, come risposta ai bisogni delle generazioni attuali e future e garantendone la sostenibilità economica, sociale e ambientale”.
La governance dell’innovazione sarà al centro del dibattito. Il lavoro di ricerca e approfondimento di FPA si è concentrato sull’identificazione della cosiddetta PA abilitante, intendendo con questo termine un nuovo modello organizzativo in cui i dati e gli strumenti operativi sono rilasciati per e insieme ai cittadini e agli attori locali (imprese, istituzioni locali) al fine di costruire nuovi servizi innovativi e innovare quelli esistenti. Due i filoni di indagine: digital transformation e “governo” delle città intelligenti.
Il primo filone analizzerà il livello tecnologico delle città italiane e quanto il supporto delle tecnologie cooperi alla definizione della smart city. Il tema sarà affrontato in tre convegni che si susseguiranno sui tre aspetti ritenuti prioritari dal punto di vista della trasformazione digitale urbana: infrastrutture di rete, sicurezza dei dati e delle applicazioni; piattaforme
Il secondo filone sarà invece occasione utile per fare il punto sugli strumenti e le metodologie di coordinamento degli aspetti caratterizzanti la smart city: formazione e competenze digitali; governance dei dati; procurement.
In occasione della manifestazione verrà presentato il Rapporto ICity Rate 2018, che prende in considerazione il livello di smartness dei capoluoghi italiani tenendo conto di ingredienti quali l’utilizzo intelligente da parte delle amministrazioni dei dati generati dai cittadini-utenti, la disponibilità e l’uso di tecnologie abilitanti, il confronto continuo e costante con imprese, portatori di interessi, Terzo Settore e rappresentanti della cittadinanza attiva. Attraverso questa analisi si vuole definire a che punto sono le città italiane rispetto agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030, nonché rispetto alle tecnologie che abilitano e perfezionano le dimensioni fondamentali per diventare smart city: governance, ambiente, legalità, innovazione digitale.
Come da tradizione, avranno parallelamente luogo incontri in formato tavoli di lavoro e workshop sui temi da sempre vicini a FPA e alle sue community: trasparenza e coinvolgimento civico, smart working, sviluppo urbano sostenibile, tecnologie emergenti, economia circolare, comunicazione nella PA.