Nel futuro della mobilità urbana, l’intelligenza artificiale (AI) giocherà un ruolo chiave. Lo rivela una recente indagine europea Microsoft-EY, secondo cui l’AI rappresenta una delle priorità digitali per il settore dei trasporti pubblici (32%), così come per la sanità pubblica (27%) e per la pubblica amministrazione (23%). Non solo. Oltre la metà degli operatori del trasporto pubblico fa attualmente leva sull’AI per prevedere le esigenze di manutenzione e gli asset necessari, il 44% sfrutta l’intelligenza artificiale per prevedere il flusso dei passeggeri e il 38% per sviluppare e pianificare nuove offerte di servizi.
A rivelare questi dati è stato l’evento online dedicato al futuro della mobilità urbana e dei servizi ai cittadini, organizzato ieri da Microsoft, L’appuntamento ha visto la partecipazione di rappresentanti internazionali del mondo delle istituzioni e del settore automotive, in dialogo per discutere di come l’emergenza sanitaria abbia cambiato la mobilità all’interno delle città e di come la tecnologia possa aiutare istituzioni e imprese ad affrontare il futuro dei servizi.
Produttività direttamente proporzionale alla concentrazione di talenti
Secondo quanto emerso durante l’evento, la concentrazione di organizzazioni, talenti e altre risorse rende le grandi città più produttive da un punto di vista economico. Londra, ad esempio, risulta essere la città con il più elevato livello di produttività nel Regno Unito. Tuttavia, il legame tra dimensione delle città e livello di produttività oggi si sta indebolendo, soprattutto a causa della pressione sulle infrastrutture dei trasporti pubblici e delle difficoltà negli spostamenti, perciò è fondamentale farsi carico delle implicazioni legate alla mobilità urbana in una logica di competitività e crescita.
Questa condizione si verifica anche in diverse città italiane. Secondo il Traffic Index di TomTom, ad esempio, Milano e Roma risultano avere un livello di congestione del traffico rispettivamente del 23% e del 27%, percentuali che indicano l’aumento del tempo di percorrenza necessario per un viaggio rispetto al tempo medio richiesto in condizioni di traffico non congestionato. Una politica di crescita non può prescindere da un’analisi accurata del tema.
Smart mobility index: in Italia note positive
Per ispirare una proficua riflessione in merito, grazie a una maggiore consapevolezza dell’impatto attuale della mobilità smart e di una disanima delle città europee più virtuose, Microsoft ha realizzato lo Smart mobility index, analizzando i dati relativi a 29 città europee, secondo 35 indicatori provenienti da oltre 20 fonti differenti, tra le quali Eurostat, la European environment agency e l’Oecd (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). I dati dell’indagine hanno rivelato una relazione positiva tra lo sviluppo della smart mobility e fattori come una mobilità migliorata, una migliore qualità dell’aria, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e una maggiore soddisfazione dei cittadini rispetto alla propria vita.
In merito all’Italia, in particolare, lo Smart mobility index di Microsoft ha evidenziato come il nostro Paese sia ancora indietro rispetto alla media europea: Milano e Roma, infatti, hanno registrato un punteggio relativo allo sviluppo della mobilità smart rispettivamente di 80 e 81 (ove 100 rappresenta la media tra tutte le città analizzate) e un punteggio di conseguenza modesto, pari a 81 e 64, relativamente ai benefici derivanti dalla smart mobility.
Nonostante le aree di miglioramento, non mancano note positive. Rispetto alla media europea, gli ambiti in cui Milano risulta più avanti sono e-governance (114) e infrastruttura dei trasporti (101), ed è inoltre in linea rispetto alla media nell’utilizzo di mezzi di trasporto smart (100). In questi ambiti in particolare, le voci per le quali Milano si distingue in termini d’innovazione sono disponibilità di Open data (138), servizi di bike sharing (135) e di car sharing (118).
Roma, invece, ha ottenuto risultati migliori rispetto alla media europea relativamente a e-governance (114), infrastrutture green (108) e infrastruttura dei trasporti (101), e anch’essa è in linea alla media nell’utilizzo di mezzi di trasporto smart (100). In questi ambiti Roma si distingue per disponibilità di Open data (138), stazioni di ricarica per veicoli elettrici (134) e servizi di car sharing (123).