LA STRATEGIA

Tim Enterprise e le smart city, Schiavo: “Spinta all’economia”

Stimati 1,6 miliardi di euro di investimenti Ict al 2027 per l’evoluzione delle città. Sostenibilità e inclusione al centro del cambiamento. Essenziale il ruolo di tecnologie, ecosistemi integrati e startup. L’annuncio di Labriola: “Nelle prossime settimane sveleremo un nuovo programma”. Premiati i vincitori della Smart City Challenge

Pubblicato il 07 Mar 2023

Elio Schiavo - Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer

Le smart city come fucina di innovazione per l’Italia: è questa l’occasione che il nostro paese può cogliere se saprà fare ecosistema, applicare le tecnologie dei dati e il 5G e usare i fondi del Pnrr. È quanto emerso in occasione dell’evento “L’Italia delle città innovative e sostenibili” organizzato da Tim e moderato dal direttore di CorCom Mila Fiordalisi.

Ad aprire i lavori Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim e a svelare la strategia di Tim in tema di smart city Elio Schiavo, Chief enterprise and innovative solutions officer Tim.L’evento ha fatto da palco alla presentazione del rapporto “L’Italia delle città intelligenti e sostenibili” (SCARICA QUI IL REPORT) elaborato dal Centro studi Tim con il Cnr e gli Osservatori Digital innovation del Politecnico di Milano, i cui dettagli sono stati presentati da Giordana Castelli, coordinatrice del progetto Urban intelligence del Cnr.

Hanno preso parte all’evento anche il sindaco di Assisi Stefania Proietti e il direttore generale Innovazione tecnologica e digitale del Comune di Milano Guido Arnone i quali hanno presentato i progetti in corso e le opportunità che si aprono grazie all’innovazione digitale.

Al via un nuovo programma di innovazione

“Stiamo studiando nuovo modelli di innovazione e nelle prossime settimane annunceremo un nuovo programma per contribuireallo sviluppo e all’innovazione delle aziende, anche con degli elementi tipici che non è necessariamente l’iniezione di capitale all’interno delle aziende, ma anche con alcuni asset che abbiamo a nostra disposizione”, ha annunciato l‘amministratore delegato Pietro Labriola.

La piattaforma Tim Urban Genius

“Sulle Smart City c’è tanta confusione, la parola viene spesso utilizzata come un contenitore adatto a tutto e così si rischia di depotenziare le scelte di sindaci e amministratori che hanno un ruolo fondamentale nell’innovazione dei territori che governano – sottolinea Elio Schiavo. Stiamo mettendo a disposizione delle città una piattaforma di raccolta ed elaborazione dei dati utili per far crescere l’economia, il governo e la sostenibilità delle città. Questa è la smart city”. Schiavo ha aggiunto che “con Tim Urban Genius abbiamo realizzato la prima piattaforma di intelligenza urbana che consente a tutte le amministrazioni italiane di rendere i territori intelligenti, perché fonte primaria di raccolta di informazioni utili per la vita dei cittadini”.

Le priorità di investimento per il prossimo triennio

L’Italia delle città intelligenti e sostenibili

Il Centro Studi Tim ha realizzato il rapporto “L’Italia delle città intelligenti e sostenibili” in collaborazione con il Cnr – Dipartimento di Ingegneria, Ict e tecnologie per l’energia e i trasporti – Diitet e gli Osservatori Smart City e Startup Intelligence del Politecnico di Milano. Questi i risultati principali.

  • Il mercato globale delle smart city nel 2022 valeva oltre 500 miliardi di dollari e si prevede che raggiungerà un valore di oltre 1.000 miliardi di dollari entro il 2027. In Italia gli investimenti in soluzioni Ict per le smart city valevano poco più di 800 milioni di euro nel 2022 e si prevede cresceranno fino a raggiungere quasi 1,6 miliardi di euro nel 2027.
  • Secondo le stime del Centro studi Tim, nel periodo 2023-2027, in Italia, le applicazioni di smart city basate su 5G e IoT contribuiranno a ridurre complessivamente di circa 6,5 miliardi di euro i costi del traffico cittadino e di oltre 405 milioni di euro quelli legati all’inquinamento, grazie ad una migliore programmazione del trasporto pubblico e privato. La diminuzione delle congestioni stradali porterà a ridurre di circa 650mila tonnellate l’anno le emissioni CO2. Previsto un calo di circa 3 miliardi di euro dei costi sociali, sanitari e amministrativi legati agli incidenti stradali grazie ad una maggiore automazione dei sistemi di guida e tempestività nei soccorsi. In diminuzione di 1,95 miliardi di euro i costi dell’illuminazione pubblica, attraverso l’utilizzo di lampade led e sensori per una più efficiente gestione dei periodi di accensione, e di circa 160 milioni di euro i costi di raccolta e trasporto rifiuti, grazie ad una più efficiente organizzazione della raccolta.
  • Negli ultimi tre anni in Italia sono aumentati i comuni che hanno iniziato a progettare la smart city utilizzando applicazioni concentrate principalmente sull’ottimizzazione di traffico e mobilità di mezzi e persone (Venezia, Firenze, Roma, Mantova, Novara, Assisi) e sulla gestione dei rifiuti (Mantova e Cremona) anche con applicazioni basate su IoT e 5G.

Le policy e le tecnologie

Oggi molti progetti si scontrano con un approccio alla gestione urbana settoriale (normativo, amministrativo e gestionale), mentre lo sviluppo delle smart city richiede una vista più trasversale e intersettoriale in grado di creare sinergie tra i diversi ambiti di sviluppo, in una visione di ecosistema.

Per poter dare significato ed estrarre valore dai dati generati dalle molteplici reti di sensori (presenti e future) e per sfruttarli al meglio anche in chiave di una maggiore sostenibilità ambientale occorre una regia tecnologica e gestionale unica e multidisciplinare che faccia ‘interloquire’ i diversi attori coinvolti nello sviluppo della Smart City (IoT, cloud, connettività, Ai, cybersecurity, startup), nel pieno rispetto dei principi fondamentali di tutela della privacy prevista dal quadro normativo europeo. Perché questo possa avvenire è necessario intervenire anche sui processi di acquisto e gestione delle amministrazioni locali favorendo la standardizzazione ed esportabilità dei modelli di successo.

La mobilità e gli edifici smart

Lo studio dell’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano evidenzia che il 59% dei comuni rispondenti ha avviato almeno un progetto di smart mobility nel 2021. Molti di questi progetti (1 su 2) sono tuttavia ancora in fase embrionale di sperimentazione. Tra le barriere che contribuiscono a rallentare la trasformazione innovativa del settore, i comuni sottolineano la mancanza di risorse economiche e di competenze.

Secondo lo studio dell’Osservatorio Internet of things e dell’Osservatorio Startup intelligence del Politecnico di Milano, i trend di innovazione tecnologica in città rappresentano sempre più un trampolino di lancio per le startup che si vogliono cimentare nei settori smart city e smart building. Nel corso della ricerca sono state analizzate 307 startup IoT a livello mondiale che hanno sviluppato soluzioni in questi ambiti. Di queste, il 69% ha ricevuto finanziamenti da parte di investitori istituzionali negli ultimi 3 anni, per un totale di 8,5 miliardi di dollari. L’Italia, però, è indietro: rappresentiamo solo lo 0,4% dei finanziamenti totali rilevati.

L’intelligenza urbana

Sull’intelligenza urbana il Cnr ha avviato il progetto strategico Urban intelligence, che sviluppa gemelli digitali urbani di nuova generazione, basati su un ecosistema di tecnologie integrate anche con 5G e IoT, che consentono di pensare e modellare la città come un sistema complesso ed evolutivo grazie a un Decision support system a disposizione delle amministrazioni civiche. Ciò consente di rafforzare la governance urbana sia a livello operativo sia a livello strategico.

Il premio Smart city challenge 

L’evento è stato inoltre occasione per premiare i vincitori della “Tim Smart city challenge”, l’iniziativa di open innovation a cui hanno partecipato 170 startup, scaleup e aziende con soluzioni innovative per le città del futuro.

“La trasformazione digitale dei territori passa anche dall’open innovation di Tim, l’iniziativa di scouting lanciata per favorire la crescita dell’ecosistema smart city italiano, in collaborazione con alcuni dei principali attori in questo ambito, che ha coinvolto circa 170 startup, scaleup e aziende innovative chiamate a presentare soluzioni per rendere le città sempre più intelligenti, sicure e sostenibili, attraverso applicazioni integrabili nella piattaforma di intelligenza urbana Tim Urban Genius. Oltre il 70% dei progetti è italiano, con forte interesse anche di società estere (israeliane, francesi e spagnole)”, ha spiegato Paolo Murri, Responsabile Business Development & Open Innovation di Tim.

I vincitori della competizione

Il premio Tim è stato assegnato a Mine Crime, per la soluzione che mette a disposizione una fonte di dati geolocalizzati sugli illeciti urbani utilizzabile per accrescere la sicurezza nelle città. Con la società è già stato siglato un accordo di collaborazione per lo sviluppo e l’integrazione di soluzioni in questo ambito.

Gli ulteriori riconoscimenti assegnati sono:

  • premio Cnr – Diitet a iMoi per la soluzione iCam3D, un sistema di rilevamento metrico in 3D che semplifica le attività di accertamento e misurazione, ottenendo gemelli digitali di incidenti, scene, aree specifiche e oggetti;
  • premio Edison Next al progetto di UTwin che valorizza i dati degli edifici creandone gemelli digitali per ottimizzare le attività di gestione di asset, strutture, energia e sensori;
  • premio eFm alla soluzione di Foot Analytics che consente di monitorare l’utilizzo degli spazi all’interno degli uffici abilitando una gestione degli edifici efficace e in tempo reale;
  • premio Intesa Sanpaolo innovation center a G-move, una piattaforma che fornisce statistiche sulle presenze per ottimizzare la gestione degli spazi fisici, per esempio in negozi, aree urbane e mezzi di trasporto;
  • premio Osservatorio bikeconomy a Pin Bike, un sistema brevettato per il monitoraggio e la certificazione degli spostamenti urbani in bicicletta che permette il rilascio di incentivi economici agli utenti che utilizzano questo mezzo di trasporto;
  • premio dell’Osservatorio Startup intelligence del Politecnico di Milano a Open Stage per il suo ‘totem tecnologico’, prenotabile tramite app, che mette a disposizione degli artisti di strada una piattaforma di gestione e le attrezzature tecnologiche necessarie per esibirsi dal vivo.

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