Il mercato della smart home potrebbe incontrare diverse difficoltà a svilupparsi, stando agli ultimi studi condotti negli Stati Uniti e ai dati legati all’utilizzo del Wink smart home hub, un device che costa 50 dollari e si compra nei negozi Home Depot e che dovrebbe semplificare la gestione della casa intelligente facendo dialogare standard diversi e collegando i vari apparecchi domestici (luci, termostati, condizionatori, porte di ingresso e del garage e così via) con lo smartphone, ma che ha incontrato diversi problemi di software e di sicurezza.
Secondo Business Insider, l’inaffidabilità di alcuni sistemi, insieme alla mancanza di standard e a interfacce poco user-friendly raffredda l’interesse dei consumatori.
Proprio i problemi del Wink hub, ma anche di prodotti analoghi, hanno rallentato l’adozione dei prodotti per la smart home negli Stati Uniti: troppi malfunzionamenti software e processi di installazione complicati sono il principale ostacolo, conferma uno studio di Argus Insights. Le smart Tv sono l’unico device per la smart home che una percentuale superiore al 10% degli americani (per l’esattezza, il 19%) pensa di acquistare quest’anno, ha scoperto un sondaggio di Peel; i termostati intelligenti seguono all’8%, le soluzioni di illuminazione smart e quelle per la chiusura automatizzata delle porte non superano il 5%.
Un altro ostacolo al pieno sviluppo del mercato della smart home, secondo Argus Insights, è al momento il fatto che gli early adopters hanno già comprato quello che desideravano e gli altri consumatori ancora non hanno iniziato ad acquistare prodotti in questo settore.
Per Business Insider, la sfida per le start-up della smart home è convincere gli utenti che i problemi software sono superati; i prodotti (e il loro design) andranno migliorati anche perché aziende come Google e Amazon continuano a mettere sul mercato nuovi prodotti per la smart home che alzano il livello delle aspettative dei consumatori.