“La funzione principale del contatore è la misura di energia: questa non cambierà. Cambieranno però le prestazioni. I contatori di prima generazione sono progettati per rilevare le misure di energia elettrica ogni mese, con dettaglio per fasce orarie. Come le fasce orarie sono state un notevole passo avanti della prima generazione, così la rilevazione dei consumi orari per tutti i clienti sarà il risultato più importante della seconda. Saranno possibili nuove offerte sul mercato, più aderenti alle specifiche esigenze dei clienti, anche grazie a raggruppamenti orari ‘personalizzabili’ dal venditore. Inoltre i dati orari – anzi, quartorari – saranno disponibili su base giornaliera e non più mensile o bimestrale: questo darà la possibilità di eliminare le cosiddette ‘code di fatturazione’, portando con sé l’azzeramento delle fatture di conguaglio e minori rettifiche”.
Così Paolo Bortoni, presidente dell’authority per l’energia elettrica il Gas e il sistema idrico spiega in un’intervista, pubblicata sulla rivista della società, “Elementi”, cosa vorrà dire per l’Italia la sostituzione dei 37 milioni di contatori elettrici intelligenti installati nel 2001 con quelli di nuova generazione.
“I nuovi contatori – prosegue Bortone – consentiranno l’eliminazione del load profiling e la disponibilità di dati più accurati, superando la rilevazione per fasce orarie fisse e ‘sclerotizzate’. La scelta dei clienti tra le diverse offerte, che è il meccanismo fondamentale su cui si basa la competitività dei mercati retail, trasferirà loro, nel medio periodo, questi vantaggi. Si pensi anche alla possibilità di offerte prepagate, che potranno costituire un valido strumento di gestione dei casi di morosità del cliente senza la necessità di riportare il cliente nel regime di servizio universale, una volta venuta meno la Maggiore Tutela nel 2018”.
Una delle svolte rese possibili dei nuovi contatori, inoltre, sarà la possibilità per i clienti di consultare “in presa diretta” i propri consumi: “I dati di consumo sono di proprietà dei clienti, oggi non consultabili in modo immediato. Oltre alla misurazione oraria, il più importante beneficio dei contatori di seconda generazione sarà costituito proprio dalla disponibilità dei dati in via pressoché immediata, tramite opportuni dispositivi che saranno ‘interoperabili’, cioè potranno essere prodotti da qualsiasi operatore del mercato e non solo, come accade oggi, dall’impresa distributrice. È stato dimostrato che i clienti, se sollecitati a prestare attenzione ai propri consumi, li riducono sensibilmente – sottolinea Bortone – Questa consapevolezza permette inoltre di fare scelte economicamente più vantaggiose in occasione del rinnovo degli apparecchi, prestando attenzione ai risparmi derivanti dall’acquisto di apparecchi più efficienti”.
Tutti questi dati, però, avranno bisogno di essere protetti, e di non finire in mani sbagliate: “È un aspetto cruciale che va affrontato con misure di sicurezza adeguate e aggiornate – prosegue Bortoni – Faccio solo un esempio: nella seconda generazione verranno adottati algoritmi di criptazione dei messaggi veicolati sulla rete elettrica contenenti i dati di consumo dei clienti. Siamo il più grande Paese al mondo con gli smart meter, non abbiamo avuto fino ad oggi incidenti di cybersecurity, tuttavia non dobbiamo riposare sugli allori né abbassare la guardia”.
Per quanto riguarda i tempi della sostituzione, “Dipenderà dalle imprese – spiega Bortoni – Enel è stata la prima impresa distributrice a sostituire i contatori e quindi i clienti allacciati a reti di Enel Distribuzione, avendo contatori che per primi raggiungeranno i termini delle vite utili, saranno anche i primi, progressivamente, a usufruire dei nuovi contatori. Poi seguiranno le altre imprese distributrici metropolitane”.