L‘Italia si prepara a diventare il leader globale nella diffusione dei contatori intelligenti. Lo afferma un nuovo studio di Juniper Research (QUI LA VERSIONE DEMO), dal quale emerge che i ricavi da hardware, connettività e servizi derivanti dall’installazione e dall’utilizzo degli smart meter supereranno i 60 miliardi di dollari nel 2027, rispetto ai 41 miliardi di dollari del 2023. Questa crescita del 44% riflette il fatto che i contatori intelligenti stanno diventando fondamentali per aumentare l’efficienza delle reti energetiche, rivelandosi un elemento centrale per ridurre i costi per i clienti durante la crisi dei prezzi dell’energia.
Un contatore intelligente registra l’utilizzo di energia e sfrutta la connettività a bordo per caricare questi dati ai fornitori di energia.
In Italia previsto il più alto tasso di penetrazione, segue l’Uk
Entro il 2027, la ricerca prevede che l’Italia avrà il più alto tasso di penetrazione dei contatori intelligenti a livello globale, con quasi il 100% (99,6%). Il Paese ha reso obbligatoria l’installazione di contatori intelligenti dal 2006, dando l’esempio per il mercato in generale.
Dietro l’Italia, la classifica vede RegnoUnito (98,7%), Arabia Saudita (98,4%), Hong Kong (98,4%) ed Emirati Arabi Uniti (97,4%).
Opportunità chiave per l’IoT
La ricerca ha rilevato che, con oltre 1,8 miliardi di connessioni ai contatori intelligenti previste entro il 2027 a livello globale, la connettività dei contatori intelligenti rappresenta un’importante opportunità per le reti cellulari e la connettività IoT a bassa potenza. Il basso utilizzo di dati dei contatori intelligenti si presta naturalmente all’IoT a bassa potenza, ma poiché le reti cellulari sono le uniche in grado di fornire un accesso ubiquo in alcuni mercati, è chiaro che queste hanno ancora un ruolo importante.
“Sebbene i contatori intelligenti abbiano fatto molta strada in termini di distribuzione, sono validi solo quanto la connettività che sfruttano. Le aziende di servizi pubblici devono puntare ad aggregare le reti migliori per le loro sedi, altrimenti non riusciranno a ottenere i vantaggi che i contatori intelligenti possono prontamente fornire”, conclude il coautore del rapporto Nick Maynard.