Lo smart working fa bene al business di Google. Nel primo trimestre del 2021 Alphabet, la capogruppo del colosso della ricerca Internet, ha risparmiato 268 milioni di dollari in spese legate a eventi, promozioni, viaggi e intrattenimento. Il risultato si deve “primariamente all’effetto del Covid-19“, ha indicato la stessa Alphabet.
La cifra è quella spesa nel primo trimestre 2020; ovviamente, con lo scoppio della pandemia molte attività in presenza sono state annullate, il personale di Google è stato messo in smart working e questa voce di costo si è pressoché azzerata. Se si moltiplica la stessa cifra per quattro trimestri, si tratta di un risparmio di oltre un miliardo di dollari annui, riporta Bloomberg.
Risparmi dagli eventi all-digital
Alphabet aveva già riportato nel suo report di inizio anno che le spese per l’intero 2020 legate a promozioni e pubblicità erano diminuite di 1,4 miliardi di dollari, perché l’azienda aveva tagliato, messo in pausa o rinviato campagne promozionali e modificato alcuni eventi rendendoli digitali a causa della pandemia. Le spese per viaggi e intrattenimento si sono ridotte di 371 milioni.
Quando si parla di intrattenimento occorre ricordare che Google offre ai suoi dipendenti vantaggi come catering per il pranzo, sedute presso le spa e viaggi per il team building.
I risparmi su queste spese – interrotte a marzo 2020 – hanno permesso di neutralizzare i costi delle migliaia di assunzioni fatte da Google. L’azienda ha anche gestito con oculatezza le spese amministrative e di marketing, riuscendo comunque a incrementare le vendite del 34%.
Modello hybrid working per il rientro a Mountain View
Lo smart working e gli eventi digitali non dureranno però per sempre. Google intende riportare i dipendenti in sede nella seconda metà dell’anno con un modello “ibrido”, che alternerà il lavoro in ufficio con quello da casa, come indicato dalla Chief financial officer Ruth Porat. Google continuerà anche a fare investimenti immobiliari in tutto il mondo.
Nel frattempo, l’allentamento delle restrizioni anti-Covid in numerosi Paesi stanno rimettendo in moto le prenotazioni per pacchetti vacanze, aerei e hotel e questo ridà slancio all’attività di Google nell’advertising.
Primo trimestre da record grazie alla digitalizzazione
L’ultima trimestrale è del resto da record: Alphabet ha migliorato soprattutto le vendite di pubblicità digitali, sull’onda del nuovo stile di vita generato dalle restrizioni imposte con la pandemia di coronavirus. Nei primi tre mesi dell’anno, i ricavi di Alphabet sono stati pari a 55,31 miliardi di dollari, in aumento del 34% rispetto al 2020, e sopra le attese per 51,70 miliardi. I profitti raggiungono i 17,93 miliardi di dollari, in aumento del 162% rispetto all’anno precedente, con un utile di 26,29 dollari ad azione, più dei 15,82 dollari atteso dagli analisti (erano 9,87 dollari per azione un anno fa).