INNOVAZIONE

Smart working, la pubblica amministrazione sciopera per la prima volta

La mobilitazione, proclamata dalla Smart Workers Union il 28 ottobre, per opporsi alle linee guida di Brunetta sul lavoro agile: “Regole non in linea con quanto previsto dal Pnrr sul fronte digitalizzazione. Così non si favorisce benessere dei lavoratori e si contribuisce ad aumentare le emissioni di CO2 nel paese”

Pubblicato il 27 Ott 2021

scuola-smart working- learning- computer

Sciopero per lo smart working. La Smart Workers Union ha proclamato per giovedì 28 ottobre la mobilitazione di tutto il personale amministrativo, informatico e con mansioni remotizzabili e telelavorabili del pubblico impiego in tutti i comparti, per protestare contro il rientro in presenza dei dipendenti pubblici disposto dal ministro Brunetta. Si tratta del primo sciopero di questo tipo.

” Gli atti normativi predisposti dal Ministro – spiega il sindacato – non sono in linea con la digitalizzazione della pubblica amministrazione (Pnrr), non favoriscono il benessere dei lavoratori pubblici non conciliando i tempi di vita/lavoro e contribuiscono ad aumentare le emissioni di CO2 nel paese”.

Secondo il sindacato il rischio che i provvedimenti cancellino il lavoro agile nella pubblica amministrazione e azzerino l’esperienza positiva di questi mesi è molto alto, è necessario dare un segnale forte di contrarietà.

La critica alle linee guida allo smart working nella PA

La Smart Workers Union critica fortemente lo schema di linee guida consegnato dal ministro della PA, Renato Brunetta, ai sindacati. Le regole se adottate così come presentate,  secondo il sindacato,  determineranno l’abbandono del lavoro agile in tutte le amministrazioni pubbliche per l’impossibilità di assicurare tutte le condizioni sancite nelle linee guida.

Lo schema propone il modello che si sta discutendo all’Aran nel contratto delle funzioni centrali, da una parte uno smart working assistenziale slegato all’orario e al luogo della prestazione lavorativa e dall’altra un rigido lavoro da remoto dove luogo e tempo di lavoro vengono controllati dall’amministrazione di appartenenza.

“Troppe le condizionalità ed i vincoli richiesti per adottare una delle due formule di lavoro agile tra cui – spiega la Smart Workers Union – in nessun caso può essere utilizzato una utenza personale o domestica del dipendente per le ordinarie attività di servizio”.

E in questo senso, vista anche la situazione economica di molte amministrazioni, la maggior parte degli enti pubblici rischia di non assicurare ai propri dipendenti la connessione e la dotazione tecnologica per il lavoro agile.

“Inoltre non va dimenticato che entrambe le formule non sono per tutto il personale, ma solo per una parte perchè la prestazione lavorativa ordinaria rimarrà quella in presenza – si spiega -Fino al 31 dicembre 2021 riteniamo che non bisognerebbe abbandonare lo smart working emergenziale per non disperdere le esperienze positive e per contenere i pericoli della diffusione del virus. Anche sul riferimento all’accordo individuale, che le linee guida prevedono obbligatoriamente, pensiamo vadano mantenute le misure semplificate previste dal decreto 34/2020”.

Da segnalare anche il fatto che Brunetta è intervenuto su materie “che dovrebbero essere decise dalla contrattazione nazionale e poi da quella decentrata”.

Un quadro, quello delinato, che conferma la “volontà di non adottare il lavoro agile su larga scala nella pubblica amministrazione, un motivo in più per aderire allo sciopero da noi proclamato per il diritto allo smart working il 28 ottobre 2021, visto che il prossimo incontro con Il Ministro è previsto per la prima settimana di novembre”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati