Sequestrare lo smartphone o il tablet ad un automobilista dopo un incidente, per verificarne l’eventuale uso nel momento del sinistro. È questa l’ultima trovata del nucleo di investigazione scientifica della polizia municipale di Torino, che dopo un incidente ha sequestrato il telefono del conducente per capire se ci fosse stato un utilizzo improprio durante la guida.
Gli smartphone sono sempre più spesso delle distrazioni fatali alla guida, come certificano i numeri dell’Istat: nel 2015 i verbali elevati per “uso improprio di telefoni cellulari” sono aumentati del 20%. Così l’idea della polizia torinese potrebbe diventare una vera e propria arma nella lotta all’uso degli smartphone al volante.
Il ministero dell’Interno sta valutando l’ipotesi, allarmato dalla crescita del numero di casi di scontri d’auto avvenuti per colpa dei telefoni da Palermo fino a Milano, passando per Roma e Napoli. Solo nella Capitale, tanto per rendere l’idea, la polizia ha staccato 24mila multe da gennaio ad agosto 2016.
Si tratta di un problema che riguarda tutto il mondo e i Paesi stanno cercando di trovare le migliori contromisure. La più curiosa arriva dal Giappone, dove è scesa in campo Toyota che ha sviluppato un’app che premia il mancato utilizzo in auto del cellulare, regalando buoni spendibili realmente per dei caffè caldi o freddi presso la catena giapponese di bar Komeda.