L’Italia si piazza in fondo alla classifica europea per penetrazione degli smartphone. L’indicazione arriva dal rapporto stilato da Flurry Analytics (Yahoo), che ha analizzato i 10 principali paesi dell’Europa per numero di abitanti (Russia, UK, Germania, Francia, Italia, Spagna, Olanda, Ucraina, Polonia e Svezia), paragonando la popolazione totale e il reddito pro capite al numero dei dispositivi iOs e Android posseduti.
Il boom si registra nei paesi nordici, con la Svezia che conta 1,5 dispositivi per individuo, sia esso uomo, donna o bambino. La smartphone-mania colpisce anche Olanda (1,4) e Regno Unito (1,3). Dopo Francia, Germania, Russia e Spagna troviamo l’Italia, dove l’indice di penetrazione è del 66% con 40,4 milioni di device smart.
Tra i dispositivi più utilizzati si registra una forte accelerata dell’adozione del phablet, quello abbastanza piccolo da poter essere portato in tasca, ma abbastanza grande da facilitare la lettura e la fruizione di contenuti di testo e video. I telefoni piccoli sono invece quasi spariti dalla mappa dell’Europa, mentre i piccoli tablet come iPad Mini, invece, hanno preso davvero piede soltanto in UK.
Rispetto alle sessioni di utilizzo, analizzate sulla base delle 725mila app su 564 milioni di device tenuti sotto la lente da Flurry, traccia attualmente oltre 725.000 app su 564 milioni di dispositivi, si registra una crescita media globale del numero delle sessioni da ottobre 2014 a ottobre 2015 del 64%, ossia 12 punti percentuali in più rispetto a quella registrata negli USA. Inarrivabili i tassi di crescita delle economie emergenti come Brasile (+189%) e India (+107%). Nello specifico dei paesi europei, gli aumenti di Spagna e Francia sono in linea con la media, mentre Inghilterra, Italia e Germania sono sotto la soglia con rispettivamente il 36%, 31% e 28%.
Infine, rispetto ai contenuti sui quali gli utenti passano maggior tempo, l’analisi di Flurry ha rilevato che inglesi e francesi passano su app social e messaggistica circa il doppio del tempo rispetto a quello che dedicano ai giochi, per un totale di circa il 40%, mentre tedeschi, italiani e spagnoli passano circa un terzo del tempo sulle app giocando. Nonostante il loro amore per il gioco, gli utenti in Italia dedicano una parte significativa del proprio tempo sulle app di utilità e produttività (18%) che è il doppio rispetto a quanto gli utenti in Francia dedichino a questa categoria (9%). Le app di musica, media e entertainment sembrano riscuotere un tasso di gradimento molto simile da un Paese all’altro, impiegando in media il 10% del tempo passato sullo smartphone.