Crescono le vendite di smartphone in Europa nel 2014, con un +6,4% su base annua che consente al settore di raggiungere i 145,8 milioni di unità vendute. Scendono invece le vendite di telefonini tradizionali, con un -39% a 28,4 milioni di pezzi. Il settore nel suo complesso è in calo del 5,2% a 174,1 milioni di unità. A diffondere i dati sono gli analisti di Idc, secondo cui Apple ha portato la sua quota di mercato al 17,7% rispetto al 14,9% del 2013, mentre Samsung è scesa dal 42,3% al 35,3%.
La flessione del settore, per il secondo anno consecutivo, dipende quindi dal crollo delle vendite di cellulari tradizionali, che ormai rappresentano solo il 16% del mercato totale in termini di volume e il 2,2% in termini di valore. Gli smartphone, al contrario, sono in tasca di 7 europei su 10. Il 10% delle vendite è rappresentato da phablet, dispositivi con display superiore ai 5 pollici, di cui sono stati consegnati 14,3 milioni di pezzi, il 174% in più rispetto al 2013.
“Il successo del’iPhone 6 e dell’iPhone 6 Plus, la crescente popolarità dei phablet e l’esplosione dei device sotto i 150 dollari – spiega l’analista Francisco Jeronimo – hanno trainato la crescita degli smartphone”.
Proprio grazie ai nuovi iPhone, Apple nel 2014 ha venduto 30,9 milioni di unità rispetto ai 26,9 milioni dell’anno precedente. Samsung è sempre al primo posto, ma registra vendite in calo da 77,7 a 61,4 milioni di pezzi. Terzo è il brand Nokia/Microsoft, giù da 25,9 a 19,7 milioni di unità. Seguono Sony, in lieve aumento a 15,2 milioni di device, e Lg, anch’essa in lieve crescita a 8,7 milioni di pezzi.