SCENARI

Social network, chiuso Parler. E l’Europa si interroga su regole e trasparenza

Dopo l’esclusione di Donald Trump da Facebook e Twitter la chiusura della piattaforma utilizzata dall’ultradestra. Il tema approda anche al Parlamento UE. Josep Borrell: “Regolamentare i contenuti rispettando la libertà di espressione. Ma le norme non devono essere stabilite da soggetti privati”

Pubblicato il 11 Gen 2021

social-network-170808153407

La scia di polemiche che ha seguito l’assalto dei sostenitori di Donald Trump a Capitol Hill, a Washington, dove era prevista la riunione di Camera e Senato per la ratifica dell’elezione di Joe Biden alla Presidenza degli Stati Uniti, si è negli ultimi giorni concentrata suo ruolo dei social network. Piattaforme su cui hanno viaggiato finora indisturbate una serie di fake news che  a detta di autorevoli analisti e addetti ai lavori hanno favorito l’ascesa al potere di Donald Trump, il presidente uscente, e che avrebbero avuto un ruolo centrale proprio per l’organizzazione della manifestazione finita con l’assalto al parlamento e con quattro vittime. Nei giorni seguenti le principali piattaforme social, come Facebook e Twitter, hanno sospeso i profili attraverso i quali il presidente uscente interagiva con i propri follower, e questo ha causato una serie di dubbi e di polemiche sul ruolo dei social media e sulla possibilità che le stesse aziende possano decidere a chi dare e a chi togliere voce. Da una parte di è parlato di un controllo “responsabile” dei contenuti che vengono pubblicati da terzi sulle piattaforme, dall’altra si è gridato alla censura e alla violazione della libertà di espressione. Mentre attorno alla questione aleggia in generale anche l’eventualità di un controllo “imparziale” sui contenuti che garantisca i diritti degli utenti, una sorta di “authority” che stabilisca dove e in che termini sia giusto intervenire, slegata dalla proprietà delle piattaforme.

La polemica intanto è stata rinfocolata nelle ultime ora anche dalla chiusura di “Parler”, la piattaforma social utilizzata in prevalenza dai fan di Trump e dell’estrema destra populista: il social è andato offline dopo che era stato escluso da Apple, Google e Amazon.

Ma torniamo al Parlamento Europeo: tra i deputati è sempre più chiaro il fatto che il ruolo dei social sulla formazione del consenso sia crescente e possa essere a volte determinante, come accaduto a più riprese negli ultimi anni in America. Per questo è importante che le piattaforme siano messe di fronte alle proprie responsabilità e si comportino con il massimo della trasparenza.

Secondo l’alto rappresentante Ue Josep Borrell “occorre poter regolamentare meglio i contenuti dei social network, rispettando scrupolosamente la libertà di espressione”, ma “non è possibile che questa regolamentazione sia attuata principalmente secondo regole e procedure stabilite da soggetti privati”.

“Le rivolte di Washington sono in larga parte state alimentate dalle teorie cospirazioniste che si sono diffuse online, che sono riuscite a incrinare la fiducia di molti cittadini americani sulle loro principali istituzioni democratiche – afferma l’eurodeputato belga di centrodestra Kris Peeters – il nostro Digital Services Act europeo può significativamente migliorare la trasparenza e le regole, in modo che possiamo proteggere i cittadini dai rischi, specialmente nei confronti della diffusione e dell’amplificazione della disinformazione”.  Il Digital Services Act prevede infatti multe particolarmente alte, fino al 6% del fatturato annuo, nel caso in cui vengano violate le norme sulla trasparenza della pubblicità, quelle sulla rimozione dei contenuti illegali e quelle sull’accesso ai dati.

I legislatori europei dovrebbero guardare con più attenzione alla diffusione di contenuti falsi secondo Alex Agius Saliba, europarlamentare socialista, che riferndosi ai disordini di Washington ha parlato di “un attacco alla democrazia e al ruolo della legge. Le attività digitali che vengono messe in atto per massimizzare l’attenzione degli utenti basate su contenuti illegali o sensazionalisti hanno bisogno di essere trattate con grande attezione all’interno del Digital Services Act”.

La polemica sui social e sul loro ruolo intanto si rinfocola su scala globale: a motivare l’esclusione di Parler decisa da Apple, Amazon e Google è stata di non aver preso le misure necessarie per affrontare le minacce di odio e violenza in seguito all’assalto al Congresso. Proprio nelle ultime ore, prima che il social finisse offline, il numero uno della Lega Matteo Salvini aveva annunciato la propria adesione alla piattaforma. Dura la reazione dell’Ad di Parler, Joh Matze: “Big Tech vuole uccidere la concorrenza, e ha messo in atto uno sforzo coordinato per rimuovere la libertà di parola da internet”.

Intanto diversi costituzionalisti hanno tenuto a sottolineare che l’esclusione del presidente Usa uscente da Facebook e Twitter, come anche quella di Parler dai principali app store,  non può essere interpretata come una violazione della libertà di espressione e quindi del primo emendamento, dal momento che la norma si applica al Governo e non alle società private: potrebbe quindi valere per i follower bloccati in passato dal presidente, in quanto carica istituzionale, e per questo ci sono cause in atto, con un ricorso che è arrivato fino alla Corte Costituzionale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati