Softbank ha scelto le banche di investimento underwriter per la quotazione della divisione Tlc: secondo quanto hanno svelato alla Reuters fonti vicine al gruppo giapponese, si tratta di Nomura Holdings, Goldman Sachs, Mizuho Financial Group, Deutsche Bank e SMBC Nikko Securities (parte di Sumitomo Mitsui Financial Group). La quotazione è prevista per dicembre.
Bloomberg News ha scritto che Softbank si aspetta di collocare sulla Borsa di Tokyo azioni per 3.000 miliardi di yen o 27 miliardi di dollari: si tratterebbe dell’Ipo più grande della storia. Gli attuali record sono quelli segnati dalla quotazione, nel 2014, del gruppo cinese Alibaba a Wall Street (25 miliardi di dollari) e dalla quotazione della Agricultural Bank of China, alla Borsa di Hong Kong nel 2010 (22 miliardi di dollari).
La quotazione dell’operatore mobile coincide con un netto cambio di strategia da parte di Softbank: il piano delineato dal Ceo Masayoshi Son per i prossimi anni prevede un progressivo allonamento dal business delle Tlc per spostare il gruppo sulle attività di investimento.
In quest’ottica, Softbank ha già ceduto la controllata americana Sprint alla rivale T-Mobile Us e ha dato vita l’anno scorso al Vision Fund, fondo da 100 miliardi di dollari lanciato col sostegno di investitori sauditi che finanzia le aziende globali più promettenti e ad alto tasso di crescita con tecnologie disruptive quali robotica e intelligenza artificiale.
La strategia dà i suoi frutti: nei tre mesi terminati a giugno l’utile operativo di Softbank è cresciuto del 49% a 715 miliardi di yen (6,4 miliardi di dollari) grazie ai proventi degli investimenti effettuati; quelli condotti tramite il Vision Fund hanno contribuito al risultato con 245 miliardi di yen. Il fatturato totale di gruppo ammonta a 2.270 miliardi di yen.
Le operazioni telecom in Giappone della divisione di Softbank includono telefonia fissa e mobile e banda larga e hanno generato nel secondo trimestre 2018 revenues per 880,5 miliardi di yen (+4,6% rispetto al primo trimestre). Softbank ha 33,6 milioni di abbonati mobili, +434.000 su base trimestrale. Gli utili sono stabili e potrebbero risentire della pressione della concorrente Rakuten, gruppo dell’e-commerce del miliardario Hiroshi Mikitani, pronto a entrare sul mercato mobile giapponese.