SoftBank mette in pausa l’Ipo della società britannica di chip Arm. Secondo il Financial Times, che ieri ha riportato la notizia per primo, alla base della decisione ci sarebbero state le turbolenze politiche in seno al governo del Regno Unito.
Le ragioni del passo indietro
Le dimissioni del ministro degli investimenti Gerry Grimstone e del ministro del digitale Chris Philp, in seguito al crollo del governo di Boris Johnson all’inizio di questo mese, hanno portato SoftBank a sospendere le discussioni sulla quotazione di Arm nel Regno Unito per il prossimo anno, ha precisato il quotidiano.
Entrambi i ministri avevano svolto ruoli di primo piano nei colloqui con l’investitore tecnologico giapponese, ha riferito il Ft, aggiungendo che la crisi politica potrebbe aprire la strada a SoftBank per perseguire una quotazione negli Stati Uniti. A giugno, il miliardario fondatore di SoftBank, Masayoshi Son, aveva d’altra parte comunicato agli azionisti di essere favorevole a una quotazione negli Stati Uniti poiché la maggior parte dei clienti di Arm ha sede proprio oltreoceano.
Arm, con sede a Cambridge, in Inghilterra, detiene la proprietà intellettuale dei chip che alimentano la maggior parte degli smartphone del mondo, inclusi quelli di Apple e Samsung. La società era stata acquistata da Softbank nel 2016 per 32 miliardi di dollari nel 2016. Quattro anni dopo il gruppo giapponese ha raggiunto un accordo di cessione delle attività con Nvidia. Accordo, tuttavia, sospeso a causa di ostacoli normativi sul piano dell’antitrust.