Finance & Risk è una practice di Accenture collocata all’interno della famiglia dei Financial Services, a cui in Italia fanno capo circa 350 professionisti che erogano servizi di consulenza relativi al mondo della corporate governance. Indirizzando all’interno delle aziende i CFO (Chief Financial Officer), i CRO (Chief Risk Officer) e i CCO (Chief Compliance Officer), il gruppo coordinato da Fabrizio Sarrocco svolge attività di advisory rispetto al mondo della pianificazione e controllo degli obiettivi aziendali, del monitoraggio delle performance e della rendicontazione. Un nucleo da cui è sorto ARACE, il nuovo hub che integra le soluzioni digitali di nuova generazione nell’attività consulenziale. Ecco la vision e gli obiettivi del team guidato da Sarrocco.
Quali sono le aree di competenza della divisione che dirige?
Supportiamo i CRO e i CCO in merito agli aspetti tecnici e ai rischi operativi, nonché sui fronti della gestione strategica e del monitoraggio del capitale. Le nostre attività si snodano in modo verticale su diversi settori normativi: dall’antiriciclaggio alla tutela del consumatore passando per la Mifid (Markets in Financial Instruments Directive, ndr), solo per citarne alcuni.
Con quali skill affrontate queste attività?
Ci avvaliamo di professionalità che appartengono al Business e al Technology Advisory – che in Accenture chiamiamo Management Consulting – e al Technology Consulting. Ogni risorsa è specializzata nella gestione di rischi specifici, con un occhio di riguardo al monitoraggio dei rischi finanziari e del credito, che oggi rappresentano ben l’85% delle voci di rischio presenti nei bilanci delle banche. Allo stesso tempo, per aiutare gli istituti a stare al passo con l’evoluzione delle leggi, occorrono competenze specialistiche sui diversi ambiti normativi. Puntiamo infine su data analytics, robotizzazione dei processi e applicazioni digital sulla corporate governance. Abbiamo scelto di porci come advisor e non come venditore di asset proprietari perché puntiamo su una strategia di relazioni che consenta di guidare i clienti nell’evoluzione delle soluzioni tecnologiche per la macchina operativa e non solo. Aggiungo che la componente Finance & Risk fa parte di una famiglia professionale internazionale in cui l’Italia riveste un ruolo di primo piano, rappresentando un vero benchmark a livello globale. Anche per la nostra vicinanza alle authority: cooperiamo con la BCE a livello europeo e affianchiamo l’ABI e l’ANIA in Italia su alcune progettualità.
Dove, per ora, tutto ciò si esplica con maggiore efficacia?
La normativa sulla gestione dei dati è in costante aggiornamento, muovendosi verso una regolamentazione sempre più trasparente del data management. Tutti i nostri clienti, d’altra parte, hanno iniziato ormai da tempo a guardare a nuovi modelli di data governance e data modelling per semplificare la filiera: banche e assicurazioni hanno la necessità di gestire questa mole di dati in modo più fluido e integrato, così da poterli utilizzare per le reciproche attività commerciali.
Qual è il ruolo del nuovo progetto ARACE all’interno di questo scenario?
ARACE è l’acronimo di Accenture Risk Analytics Center of Excellence: abbiamo implementato le nostre tradizionali aree di attività con soluzioni innovative di assoluto rilievo. Lo spiega bene lo slogan scelto per rappresentare la strategia del prossimo triennio, “Rotate to the new”. Ciò che offriamo ai clienti non può prescindere da una visione tecnologica del futuro che ci permetta di prevedere i trend e le necessità degli operatori. Gli strumenti digitali consentono di accelerare le fasi di analisi e individuare le informazioni corrette per velocizzare le logiche di mercato. ARACE conta su circa cento professionisti e rappresenta un hub europeo in termini di eccellenza e sviluppo di soluzioni di tipo analytics, specializzate soprattutto nel credit management.