Chiusura d’anno in rosso per Sony. Il colosso nipponico
dell’elettronica ha chiuso l’esercizio 2008 con una perdita
operativa record di 227,78 miliardi di yen (1,76 miliardi di
euro) e una perdita netta di 98,94 miliardi di yen (764 milioni
di euro), segnando il primo rosso in 14 anni. A comunicarlo la
stessa Sony annunciando anche che “le vendite complessive si
sono attestate a 7.730 miliardi di yen, (-12,9% rispetto
all'anno precedente) in scia alla crisi economica globale e
al forte apprezzamento dello yen sulle principali valute”.
La perdita operativa segnata dalla multinazionale (227,78
miliardi di yen) è la più ingente della sua storia, anche se
risulta inferiore alle previsioni diffuse dal gruppo a gennaio,
che anticipavano un passivo di 260 miliardi di yen. Meglio delle
attese anche la perdita netta (98,94 miliardi di yen), stimata in
precedenza in 150 miliardi di yen. Sony, pesantemente colpita dal
caro yen e dal crollo della domanda in scia alla crisi mondiale,
stima di “rimanere in rosso anche per l'esercizio 2009 in
corso, che vedrà perdite operative pari a 110 miliardi di yen e
perdite nette di 120 miliardi di yen”.
Le vendite, generate per oltre i due terzi all'estero,
invece, sono prospettate in declino del 6% a un valore
complessivo di 7.300 miliardi di yen. Il colosso
dell'elettronica a gennaio aveva annunciato un piano di
ristrutturazione con misure eccezionali che prevedono il taglio
di 16.000 posti di lavoro a livello globale.