Il credito a lungo termine di Sony è stato declassato da Baa3 da Baa2 da Moody’s con outlook negativo.
La principale ragione citata dall’agenzia di rating per il declassamento dell’azienda giapponese è stato il rapido calo nella domanda nelle vendite di elettronica di consumo. “I guadagni complessivi resteranno deboli – si legge nel comunicato – a causa delle prolungate perdite operative nel comparto dei televisori e della telefonia mobile, così come per il significativo declino nel digital imaging (interpretazioni digitali delle immagini, ndr) e nei giochi. La company – sostiene Moody’s – non riuscirà a ridurre il debito in modo significativo senza ricorrere a tagli delle spese in conto capitale o alla vendita di assets che non fanno parte del core business”.
Dal 2003, quando ancora il rating era Aa3, la Sony ha subito un costante downgrading, scendendo di sei livelli, soprattutto a causa della concorrenza di altri giganti come Apple e Samsung Electronics.
Il gruppo giapponese è in perdita da quattro anni consecutivi. Da luglio a settembre 2012 ha registrato perdite nette per 15,5 miliardi di yen (195 milioni di dollari). L’indebitamento finanziario netto per i servizi non finanziari è aumentato di 400 miliardi di yen da marzo a settembre, mentre quello lordo è cresciuto dai circa 1,15 trilioni di yen di marzo agli 1,25 di settembre. Il flusso di cassa e i depositi sono invece scesi da circa 720 a 420 miliardi di yen.
Il Ceo Kazuo Hirai sta tagliando circa 10.000 posti di lavoro e vendendo assets. Allo stesso tempo, per rivitalizzare la compagnia con sede a Tokyo, sta puntando su dispositivi mobili, giochi e digital imaging.